«Saranno numerosi i vantaggi derivanti dalla fusione societaria». Le organizzazioni sindacali commentano positivamente la firma di lunedì scorso sull’accordo che porterà entro il primo gennaio 2024 alla fusione in un’unica realtà tra Pilkington, Bravo e Primo.
Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e Ugl Chimici si dicono soddisfatti del processo che assicurerà «maggiore integrazione e flessibilità, sempre minor ricorso ad ammortizzatori sociali e quindi maggior salario; partecipazione di tutti i lavoratori al raggiungimento di obiettivi comuni. Un unico sito produttivo in grado di fabbricare partendo dalla sabbia fino ad arrivare al prodotto finito da mettere a servizio del cliente e del mercato. Si otterranno infine numerose semplificazioni amministrative per tutti i dipendenti».
Tra gli effetti pratici per i lavoratori sono previsti «Premio di partecipazione uguale per tutti, estensione progressiva dei buoni spesa, permessi per visite mediche, premi fedeltà e welfare». Nel corso della riunione tra direzione aziendale e sindacati sono stati confermati nuovi investimenti dai quali potrebbero scaturire nuove assunzioni.
«Riteniamo che questo accordo sia un’ulteriore fondamentale tappa per il percorso di crescita e fortificazione di questa nostra azienda sul territorio e che segue quanto fatto negli anni passati – concludono i rappresentanti sindacali – non ultimo il robusto piano industriale di investimenti (oltre 80 milioni negli ultimi 5 anni) che ci ha permesso l’introduzione di nuove tecnologie per produrre particolari complessi a maggiore valore aggiunto e che oggi sono diventati uno standard produttivo e di mercato. Soprattutto, questa intesa ci permetterà di essere più forti per affrontare le sfide future».