I volti e le frasi memorabili di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Peppino Impastato e don Giuseppe Diana. Li disegnati gli studenti del liceo Pantini-Pudente di Vasto su tre pensiline del quartiere San Paolo, le più vicine al parco Falcone e Borsellino, dove stamattina autorità e associazioni hanno deposto una corona di fiori in memoria del sacrificio delle vittime della mafia. Così è stata celebrata a Vasto la Giornata nazionale della legalità.
Un’iniziativa che rientra nel progetto Fare Futuro e Responsabilità dei Beni comuni, promosso dalla sezione di associazione Libera con la collaborazione dell’Ufficio scolastico e della Prefettura di Chieti. Un progetto che si è sviluppato in diversi incontri formativi cui hanno preso parte alcuni docenti del polo liceale Pantini-Pudente: le professoresse Sonia Tabasso e Michelina Strever e i professori Patrizio Paglione e Gianpiero Barbati. Tema degli incontri: la necessità di costruire la memoria antimafia ricordando e raccontando le vite delle vittime innocenti della criminalità organizzata, incentivando la cultura della legalità e conoscendo l’esperienza dei beni confiscati alle mafie. La parte artistica è stata curata e coordinata dalle professoresse Angela Ruberto e Alessandra Minerva.
«Siamo qui – scandisce la vicesindaca, Licia Fioravante – per dire a gran voce che non ci fermiamo nella lotta per l’affermazione della legalità che è sempre viva, accesa e fervida. Siamo qui per rimarcare la difesa del principio di legalità che rappresenta oggi come non mai la massima garanzia di libertà. Tale principio impone infatti a tutti il pieno rispetto della legge, che è il vero strumento del popolo per essere libero. Libertà il valore centrale per una società in cui ognuno possa sentirsi accettato, in cui ognuno abbia gli stessi diritti degli altri e in cui tutti possano vivere la propria vita senza l’oppressione altrui, senza persecuzioni, in cui ognuno possa esprimere liberamente il proprio pensiero».
«Un esempio virtuoso – commenta l’assessora alle Politiche giovanili, Paola Cianci – di educazione alla legalità utile ad acquisire maggiori strumenti per smuovere le coscienze delle nuove generazioni affinché nella loro crescita siano in grado di disarmare la cultura mafiosa. Sono soddisfatta di questa iniziativa, è stata un’occasione per intensificare la rete interlocuzione con l’associazione Libera grazie all’impegno del polo liceale Pantini-Pudente. Oggi abbiamo aggiunto un piccolo pezzo al puzzle che dobbiamo completare per costruire un futuro migliore fatto di solidarietà e di rispetto alla legalità affinché il sacrificio ed il sangue delle tante vittime della mafia possa essere onorato non solo con il ricordo di questa giornata, ma anche con il cambiamento che nel nostro piccolo oggi vogliamo contribuire a determinare».
«Tutti questi ragazzi sono qui perché hanno messo le loro gambe e il loro cuore a disposizione di un progetto che ci auguriamo possa continuare», è l’auspicio della dirigente del polo scolastico Pantini-Pudente, Anna Orsatti.
Tito Viola, referente dell’associazione Libera, sottolinea che Fare Futuro e Responsabilità dei Beni comuni «è un progetto che contribuisce a raccontare la storia di alcune vittime di mafia i cui nomi sono spesso sconosciuti».