Per uno dei prodotti ittici più apprezzati d’Abruzzo, la Cozza dei Trabocchi, potrebbe arrivare presto un importante riconoscimento: la certificazione di origine protetta. Ad affermarlo, a margine di un’intervista rilasciata al Gambero Rosso è Maurizio Di Pietro, originario di Casalbordino e presidente dell’Acquacoltori della Costa dei Trabocchi. «Allevare cozze in mare, a mezz’acqua, è come avere un orto, una sorta di autoproduzione. È un modo per curare il mare che si va via via impoverendo di pesce. A fine stagione dovremmo essere in dirittura d’arrivo per avere la certificazione, tempi burocratici permettendo.
Fotografie di proprietà del gamberorosso.it
Ci siamo affidati al consulente in proprietà industriale, marchi e design, Paolo Migani, e nello specifico sono due i percorsi intrapresi: la registrazione del marchio collettivo europeo – che è già stato depositato – e lo studio di fattibilità per verificare che ci siano le condizioni per la richiesta del marchio Dop o Igp all’ufficio europeo. Su quest’ultimo fronte è già stata fatta una prima riunione con i portatori di interesse ed entro il prossimo mese sarà consegnato lo studio di fattibilità. Alla luce dell’esito dello studio, sarà poi la OP a decidere se proseguire nell’iter». Del resto proprio nel tratto di mare che va da Ortona a Vasto si concentra il grosso della mitilicoltura abruzzese, un ciclo a miglio zero, che dà una cozza speciale, sostenibile, squisita come poche altre.
“La Cozza dei Trabocchi verso la Dop” è il tema della giornata organizzata per il 22 maggio a San Giovanni in Venere, nel comune di Fossacesia, da OP Costa dei Trabocchi in collaborazione con Masaf e il Programma Operativo Nazionale FEAMPA 2021-2027. Intervengono Di Pietro, Francesco Di Filippo (dirigente Servizio sviluppo locale ed economia ittica Regione Abruzzo), Franco Ricci (presidente Flag Costa dei Trabocchi), Gilberto Ferrari (presidente Cirspe), Paolo Migani (consulente in proprietà industriale, marchi e design). Alla fine dei lavori ci sarà anche l’occasione di assaggiare alcuni piatti, chiaramente a base di Cozza dei Trabocchi, a cura dello chef Nicola Fossaceca del ristorante Al Metrò di San Salvo.