Al tramonto del 2025 se l’attacco, almeno numericamente, va via via rimpolpandosi ora i problemi della Pro Vasto si sono spostati sul centrocampo.
Per “colpa” di due infortuni che, sabato 20 dicembre, nella trasferta di Pescara, hanno fermato due titolarissimi come Monteiro e Conteh. Entrambi limitati da problemi alla caviglia, problemi differenti come evidenziati dagli approfondimenti del caso che non hanno emesso buone notizie per i biancorossi.
Tutt’altro visto che per il ventisettenne “cervello” portoghese (miglior marcatore con 3 gol e altrettanti assist) lo stop minimo sarà di un mese e mezzo. Una “mazzata” vero e propria visto che per il completo recupero potrebbero servire anche più settimane, se non ci saranno novità immediate sul mercato tornerà capitan Henri Tafili a ricoprire il ruolo di play anche se con caratteristiche differenti da Monteiro. Prima di fine gennaio sarà difficile rivedere in campo anche il 2000 Abou Conteh, meno grave il suo infortunio rispetto a Monteiro ma sarà difficile vedere entrambi in campo nelle prossime quattro sfide contro Pontevomano, Virtus Cupello, Fucense Trasacco e Ovidiana Sulmona.
In attesa di capire se i due infortuni costringeranno la dirigenza vastese a guardare anche al mercato dei mediani pensando al fronte offensivo dopo l’innesto di Megaro c’è un altro nome caldo sul piatto. Si tratta del duttile Alessandro Izzo, ventunenne autore di 6 gol nella prima parte di stagione con l’Angri, nel girone B dell’Eccellenza campana. Formatosi nei settori giovanili di Savoia, Turris e Francavilla ha maturato esperienze nei “grandi” tra Eccellenza e Promozione con Capri Anacapri, Sant’Anastasia, Virtus Junior Stabia Friends e come già detto ad Angri dove ha trascorso i primi mesi della stagione.
Non sappiamo se l’affare andrà in porto ma è un nome “forte” su cui staff tecnico e dirigenziale puntano. Se a breve arriverà la firma toccherà a lui e Megaro, insieme ad Emane e D’Angelo rivitalizzare l’attacco biancorosso con gol pesanti per trascinare la Pro Vasto verso la salvezza anche se l’assenza di Monteiro, nel cuore del gioco, si farà sentire, parecchio.
