Dal 3 gennaio 2026 scattano i saldi invernali anche in Abruzzo. Le aspettative, secondo le stime nazionali, sono significative: circa 18 milioni di famiglie si preparano allo shopping scontato, per un giro d’affari complessivo che potrebbe raggiungere i 5 miliardi di euro.

Un segnale positivo per il commercio, in particolare per il settore moda, che negli ultimi mesi ha contribuito in modo determinante al contenimento dell’inflazione. I saldi, sottolinea Ascom Abruzzo, rappresentano «una opportunità per i consumatori che potranno trovare nei negozi di moda un vasto assortimento di prodotti di qualità a prezzi molto convenienti».
Il fashion retail si conferma così un comparto strategico non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale: è una componente essenziale per la vitalità di città e borghi e incide in maniera significativa sull’occupazione. La voglia di spendere da parte dei consumatori, evidenzia l’associazione, «c’è ed è un dato positivo».
Il fashion retail si conferma così un comparto strategico non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale: è una componente essenziale per la vitalità di città e borghi e incide in maniera significativa sull’occupazione. La voglia di spendere da parte dei consumatori, evidenzia l’associazione, «c’è ed è un dato positivo». Da Ascom arriva l’invito a privilegiare i negozi di prossimità: «Noi consigliamo di rivolgersi al commerciante di fiducia, che una volta di più potrà fornire un consiglio giusto su cosa acquistare». Per quanto riguarda i cambi, «la possibilità di cambiare il capo è lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato». La prova dei capi non è obbligatoria, mentre sul fronte dei pagamenti «le carte di credito devono essere accettate».
Attenzione ai prodotti in vendita, perché «i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo». Obbligatoria, infine, la corretta indicazione dei prezzi: il negoziante deve indicare «il prezzo normale di vendita e lo sconto, con il prezzo finale».











