Clamoroso Pro Vasto: alla Vigilia di Natale sollevato dall’incarico il direttore sportivo Storelli

Un vero e proprio scossone, nel giorno della Vigilia che anticipa il Natale. Fulmine a ciel sereno, la Pro Vasto, intorno alle 18:30, attraverso una mail, ha comunicato al direttore sportivo Roberto Storelli la volontà di non proseguire più il cammino, insieme, per la seconda parte di stagione.

Una comunicazione arrivata via mail (Pec), nel tardo pomeriggio della Vigilia di Natale, si sarebbero potuti usare modi e tempistiche sicuramente diverse. Oggi, mercoledì 24 dicembre, Roberto Storelli non è più il direttore sportivo della Pro Vasto. Per i vastesi saranno altri giorni bollenti, ulteriori novità si sapranno nei prossimi giorni. Due mesi è durata l’avventura dell’ex Bisceglie all’Aragona, sarà un divorzio che farà discutere.

Il direttore pugliese, accettata la decisione della dirigenza biancorossa ha deciso di salutare la piazza vastese con una lunga lettera:

«Nel corso della mia carriera, dall’Unione Calcio Bisceglie fino alla scorsa stagione con l’Eraclea Calcio, ho sempre cercato di dare un impulso concreto e una valutazione corretta ai progetti sportivi che mi sono stati affidati, operando con serietà, nel pieno rispetto dei ruoli e con la massima correttezza in ogni contesto in cui ho ricoperto l’incarico di direttore sportivo. Sono arrivato a Vasto con grande entusiasmo, motivato dall’importanza della piazza e dal valore storico della società che andavamo a rappresentare. Fin dalle prime riunioni mi sono allineato alle linee guida societarie: mi è stato chiesto di intervenire sull’organico della rosa e, in accordo con la società e con l’allenatore, abbiamo proceduto a una significativa riorganizzazione, sfoltendo la rosa di dieci calciatori nei reparti ritenuti sovradimensionati, con l’obiettivo di ridurre i costi e individuare profili più funzionali al progetto tecnico. Nel mese e mezzo trascorso a Vasto ho tuttavia riscontrato, mio malgrado, importanti difficoltà di natura gestionale che, con il passare del tempo, sono divenute sempre più gravose. Nel calcio contano i risultati e, sotto questo profilo, ritengo che il lavoro svolto abbia prodotto riscontri concreti e positivi, come dimostrano i 13 punti conquistati in 9 gare nel periodo della mia permanenza. Non posso però nascondere di essermi spesso trovato solo nella gestione quotidiana del gruppo squadra. In assenza di un supporto costante, mi sono fatto carico di numerose incombenze che esulano dal ruolo di direttore sportivo: dalla gestione dello spogliatoio al supporto diretto ai calciatori, dal seguire gli infortunati fino al reperimento di medicinali e alla risoluzione di necessità quotidiane della rosa. Un impegno affrontato con senso di responsabilità, ma che ha inevitabilmente sottratto tempo ed energie al mio ruolo principale. Ritengo inoltre doveroso chiarire un aspetto che, nel corso della stagione, mi è stato erroneamente attribuito. In merito alla perdita a tavolino dei tre punti nella gara contro l’Angolana, preciso che la documentazione di tesseramento da me consegnata alla segreteria era corretta e completa. L’irregolarità riscontrata non è pertanto riconducibile a un mio errore, bensì alla mancata verifica, da parte del responsabile dei tesseramenti, del buon esito della procedura federale. Una precisazione necessaria a tutela della mia professionalità. Alle ore 18:30 del 24 dicembre ho ricevuto, a mezzo PEC, una comunicazione da parte della FCD Pro Vasto con la quale venivano formalizzate le mie dimissioni. Una comunicazione del tutto inaspettata, poiché fino a quel momento non mi era mai stata notificata alcuna volontà in tal senso, né avevo ricevuto notizie, comunicazioni ufficiali, confronti, fraintendimenti o valutazioni che potessero far presagire un mio esonero o la cessazione del rapporto professionale in essere. Mi sarei quantomeno aspettato una telefonata o una convocazione preventiva, nel rispetto del rapporto umano e professionale instaurato e della disponibilità che ho sempre dimostrato nei confronti della società. Ricevere una comunicazione formale via PEC il 24 dicembre, in assenza di qualsiasi dissenso o discussione precedente, rappresenta un comportamento che ritengo non opportuno né gratificante, e che ha di fatto mortificato il rapporto personale e professionale costruito nel corso della mia esperienza a Vasto».

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