«Non è più una questione di stile comunicativo, ma una questione di metodo di governo». Il consigliere comunale e regionale Francesco Prospero, per la seconda volta, ha segnalato formalmente agli organi di garanzia la «gestione selettiva dei canali di comunicazione istituzionale del Comune di Vasto». L’esponente di Fratelli d’Italia parla di «modalità operativa stabile, che continua a restituire ai cittadini una rappresentazione parziale e non corrispondente alla realtà istituzionale» sottolineando l’omissione continua della presenza dei consiglieri di minoranza agli eventi pubblici.

«Quando una condotta prosegue anche dopo un richiamo formale – afferma Prospero – non siamo più di fronte a una distrazione, ma a un atteggiamento di chi ritiene di non dover rendere conto a nessuno. La reiterazione dei fatti descrive una gestione della comunicazione istituzionale usata come strumento di potere, funzionale a una narrazione a senso unico, nella quale chi non appartiene alla maggioranza semplicemente non esiste».
Nella segnalazione – inviata a prefetto di Chieti, difensore civico della Regione, sindaco di Vasto, presidente del consiglio comunale, segretario comunale di Vasto, presidente della commissione di vigilanza del consiglio regionale e presidente della commissione di vigilanza del consiglio comunale – Prospero cita i tre episodi più recenti: la festa dell’Anmi (svoltasi in occasione delle celebrazioni di Santa Barbara del 6 dicembre), l’inaugurazione del poliambulatorio “San Paolo”, l’inaugurazione della sede della Polfer nella stazione ferroviaria di Vasto-San Salvo.
In tutte le occasioni «si menzionano esclusivamente amministratori ed esponenti della maggioranza; si omettono ogni riferimento alla presenza della minoranza consiliare; si presentano immagini dalle quali i consiglieri di minoranza risultano esclusi, non rappresentati o addirittura “tagliati”, restituendo una raffigurazione parziale e non corrispondente alla reale composizione istituzionale dell’evento».
«È questo il tratto che caratterizza l’amministrazione guidata da Menna – conclude Prospero – un modo di governare che confonde il Comune con la maggioranza e la comunicazione pubblica con l’autocelebrazione. Non è una battaglia di visibilità, ma di pluralismo democratico. Quando i canali istituzionali rappresentano solo chi governa, la comunicazione pubblica diventa un monologo di potere».













