Cani tenuti alla catena e rinchiusi in gabbie sporche, una denuncia per detenzione illecita

Rischia l’arresto fino a un anno o un’ammenda da 5mila a 10mila euro il presunto responsabile di maltrattamenti sugli animali scoperti dai carabinieri forestali del Nucleo di Atessa, al termine di un’attività di controllo mirata alla tutela del benessere animale.

L’uomo è stato denunciato per il reato di detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura, previsto dall’articolo 727 del Codice penale, e per abbandono e deposito incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi, anche per questo secondo illecito è prevista una sanzione pecuniaria, stabilita dal codice dell’ambiente.

Gli accertamenti sono scattati a seguito di segnalazioni su presunti maltrattamenti e disturbi alla quiete pubblica. I militari, insieme al personale veterinario della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, hanno effettuato un sopralluogo riscontrando la presenza di numerosi cani «detenuti alla catena ed in box, in mezzo alle deiezioni accumulate all’interno delle stesse strutture».

In particolare, dei sei animali legati, due erano «vincolati con catena corta all’interno dei box», uno «ancorato a un attrezzo agricolo», mentre altri tre si trovavano su una pavimentazione «in parte ricoperta da sfridi di rifiuti edili, anche taglienti».

Gli animali coinvolti – 10 incroci pitbull, un American Bully e due Rottweiler – sono stati messi in sicurezza e affidati al canile Il Villaggio di Fallo, con custodia giudiziale del direttore sanitario della struttura. Sono attualmente sottoposti a cure veterinarie grazie alla collaborazione dell’Asl.

L’intervento, spiegano i Forestali, rientra «in un più ampio piano di monitoraggio per contrastare i reati in materia di tutela degli animali e garantire il rispetto delle normative vigenti». Il Comando invita inoltre i cittadini a segnalare situazioni sospette, sottolineando che «la collaborazione delle comunità è fondamentale per la protezione del patrimonio faunistico e il benessere degli animali».

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