Di cosa parliamo – Dopo il primo via libera dalla commissione Assetto del territorio, il nuovo Piano del demanio marittimo del Comune di Vasto dovrà passare in Consiglio comunale. In attesa del documento urbanistico che cambierà – e non poco – le regole sul litorale, va definita la situazione attuale delle concessioni balneari. Le due questioni viaggiano su due binari differenti, ma paralleli. Secondo l’Agcm, autorità garante della concorrenza e del mercato, il Comune non può aspettare la scadenza del 30 settembre 2027 per procedere alle gare di assegnazione dei lotti di spiaggia. Per questo l’authority ha impugnato davanti al Tar una delibera di giunta dello scorso giugno.
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato impugna davanti al Tar la delibera del Comune di Vasto sulle gare per il rinnovo delle concessioni balneari. Nel mirino dell’Agcm finisce l’atto di indirizzo approvato dalla giunta Menna il 26 giugno 2025, la delibera con cui «il Comune ha prorogato l’efficacia dei titoli concessori demaniali esistenti nel territorio comunale al 30 settembre 2027, secondo quanto disposto dalla novellata legge n. 118/2022, differendo lo svolgimento delle procedure di gara, senza definire alcun cronoprogramma, e subordinando le stesse alla futura approvazione del Piano Demaniale Marittimo Comunale e del Piano di Assetto Naturalistico in corso di aggiornamento», scrive il presidente dell’authority, Roberto Rustichelli, nel bollettino numero 48 del 15 dicembre, in cui fa riferimento anche a un precedente parere rilasciato dalla stessa Agcm il 5 settembre scorso sulla stessa questione.

Secondo l’Autorità, la scelta del Comune di Vasto di differire «sine die l’avvio delle procedure a evidenza pubblica» violerebbe i principi della concorrenza sanciti dal diritto europeo e la proroga delle concessioni «impedisce di cogliere i benefici che sarebbero derivati dal compimento delle procedure a evidenza pubblica finalizzate a nuovi affidamenti», richiamando l’obbligo di mettere a gara le concessioni demaniali marittime.
L’Autorità sostiene che il Comune avrebbe dovuto «avviare le procedure a evidenza pubblica nel rispetto dei principi di concorrenza, equità, trasparenza e non discriminazione», invece di subordinare le gare all’approvazione del Piano demaniale marittimo comunale e del Piano di assetto naturalistico. Motivazioni che, secondo l’Agcm, non sono sufficienti a giustificare il rinvio delle procedure.
Nel documento si sottolinea inoltre che la selezione deve garantire un «reale ed effettivo confronto competitivo». Per questo motivo, non avendo ottenuto riscontro al parere del 5 settembre, l’Agcm ha deciso di impugnare la delibera davanti al Tribunale amministrativo regionale. La decisione è stata presa il 18 novembre e pubblicata sul bollettino due giorni fa.
FdI: «Il Comune crea incertezza»
«Non erano né fantasiose né variopinte le osservazioni che Fratelli d’Italia ha sollevato nei confronti del sindaco Menna in merito alle criticità concorrenziali derivanti dalle procedure di affidamento e rinnovo delle concessioni demanuali marittime adottate dal Comune di Vasto», dice a Chiaro Quotidiano Piernicola Carlesi, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia. «La nostra critica viene ora confermata anche dall’Agcm. Le procedure del Comune di Vasto non risultano concretamente idonee a garantire un reale ed effettivo confronto competitivo, né a soddisfare gli obblighi di trasparenza e imparzialità. Evidentemente gli uffici comunali sono stati indirizzati in modo errato dalla giunta, generando facili illusioni tra gli operatori del settore, da anni sospesi nell’incertezza prodotta dagli effetti della Direttiva Bolkestein, che impone la messa a gara delle concessioni pubbliche per garantire concorrenza e trasparenza. Sul futuro di Vasto Marina insistono troppi nodi irrisolti, che l’amministrazione ha contribuito ad aggrovigliare: concessioni assegnate e prorogate in modo improprio, incentivo a iniziative di finanza di progetto sul lungomare promosse dalle storiche associazioni dei balneatori vastesi e, al contempo, la presentazione di un nuovo Piano demaniale marittimo che annienta quelle stesse realtà che doveva valorizzare. Ad oggi non è dato sapere quando il Piano demaniale marittimo, che non è stato adeguatamente partecipato con la cittadinanza e con gli operatori del settore, verrà approvato né se costituirà la base del futuro bando di gara per tutte le concessioni balneari vastesi».
Due ricorsi
Un ricorso simile è stato presentato da una società di Campobasso che vorrebbe realizzare uno stabilimento balneare dove c’era il lido La Bussola. Su quel tratto di spiaggia, invece, il Comune vuole fare un’area eventi attraverso il nuovo Piano del demanio marittimo.













