La truffa del finto incidente non va a segno: fermati un 18enne e un 34enne

Cercano di raggirare una 86enne con la truffa del finto incidente, ma finiscono in camera di sicurezza dei carabinieri. È successo qualche giorno, il 10 dicembre, a San Vito Chietino, dove i carabinieri delle compagnie di Ortona e Chieti hanno arrestato, in flagranza di reato, un 18enne residente ad Aprilia (Latina) e un 34enne di Salerno per tentata truffa. I due, a bordo di una Fiat Panda presa a noleggio, sono stati intercettati nel centro di Chieti da una pattuglia in borghese dei carabinieri; i militari li hanno pedinati fino a San Vito Chietino insieme ai colleghi della compagnia di Ortona.

Qui, i due, con l’aiuto di un terzo complice (il “telefonista”, al momento non identificato), hanno contattato la vittima alla quale hanno raccontato il solito copione del finto incidente accaduto a una famigliare: in questo caso, le hanno detto che la figlia era rimasta coinvolta in un sinistro stradale in cui avrebbe investito una donna e un bambino aggiungendo che sul posto si trovava un avvocato al quale era necessario consegnare del denaro per evitare una denuncia e l’arresto della donna.

L’anziana, preoccupata, stava per consegnare la somma di 500 euro ai due truffatori che, invece, sono stati prontamente fermati dai militari. I carabinieri sono riusciti ad ascoltare in diretta l’audio della telefonata intercorsa con l’anziana attraverso il vivavoce dell’auto parcheggiata nei pressi dell’abitazione di quest’ultima.
I due truffatori, su disposizione del pubblico ministero di Lanciano, sono stati inizialmente trasferiti nelle camere di sicurezza della compagnia dei carabinieri di Ortona e, dopo il giudizio direttissimo, sono stati sottoposti alla misura dell’obbligo di dimora nei rispettivi comuni di residenza.

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