520 km, 35 tappe con tre regioni, 29 comuni e 4 parchi nazionali attraversati. Sono i numeri del Cammino della Pace dall’Aquila a Monte Sant’Angelo che, in questi giorni, si sta preparando a indirizzare meglio i ciclisti in vista del 2026.

I rappresentanti dell’omonima associazione – Sante Di Giovanni Cristofaro, Giuseppe Troilo e il presidente Luciano Caramanico – stanno apponendo la segnaletica per meglio indirizzare chi decide di affrontarlo in mountain bike. Ieri, hanno ultimato la tratta Casalbordino-Lentella.
Abbiamo incontrato Caramanico a Monteodorisio, l’obiettivo è farsi trovare pronti per il prossimo anno. «L’idea del Cammino è nata dopo il terremoto dell’Aquila del 2009. All’epoca ero presidente Cai di Guardiagrele e facemmo un gemellaggio con il Cai dell’Aquila con un primo tratto L’Aquila-Guardiagrele. In seguito abbiamo deciso di allungare il cammino fino a San Giovanni Rotondo e, poi, Monte Sant’Angelo. Nel 2010 sono iniziati il tracciamento e la georeferenziazione e nel 2018 è stata apposta la segnaletica per chi va a piedi, quindi, in vista del 2026 stiamo apponendo la segnaletica per la mountain bike».
Un cammino di sicuro fascino, che, come spiega Caramanico, «Attraversa tutti gli eremi della Maiella, ha tre tappe sulla Costa dei trabocchi per poi proseguire lungo il tratturo, toccare il Parco del Gargano per concludersi, appunto, a Monte Sant’Angelo».

















