Silvio Calice trionfa a Dubai, vinta la tappa dell’Inclusive Padel Tour: «Uno sport di grande inclusione»

La pratica, il racconto, la divulgazione e, in questi ultimi tre mesi del 2025 anche tre splendidi successi. Silvio Calice, direttore della CNA Abruzzo, ormai da cinque anni, complice l’amputazione di parte della gamba sinistra, dopo il vaccino del 2020, racconta la sua esperienza in giro per il mondo.

Soprattutto nell’ultimo anno, ha raccontato la sua esperienza di “rinascita” in scuole, aziende e convegni. Dalla paura di non farcela alle vittorie in campo, grazie al padel, dove si sta togliendo grandi soddisfazioni. Tutto, o quasi, nasce da Alessandro Ossola, atleta paralimpico che negli anni scorsi ha messi in piedi l’associazione “Bionic People” e, più avanti anche il circuito “Inclusive Padel Tour”.

Dando la possibilità agli atleti bionici di poter giocare al fianco di un atleta normodotato dando vita a un circuito internazionale che, ormai da quattro anni, sta raccogliendo grande consenso in tutto il mondo. Tante tappe, da quelle italiane toccando ben tre continenti, Silvio Calice è entrato in questo nuovo mondo con tanta curiosità venendo catturato da una dilagante passione che, risultati alla meno, lo ha portato in cima al circuito. Che, conta quasi 100 bionici chiamati a sfidarsi nelle varie tappe per la vittoria finale. Il cinquantaquattrenne sansalvese d’adozione, a metà ottobre, nella tappa di Milano, ha conquistato il primo posto nel tabellone “Silver” insieme al compagno Emanuele Mauri, imitatore che spopola sui social come “Ematoshi”. Un mese dopo, sempre nel “Silver”, altro primo posto, questa volta a Torino con Daniele Fazzone.

Nell’ultimo weekend l’Inclusive Padel Tour (che segue quasi di pari passo il campionato World Padel Tour) ha mandato in onda l’ultima tappa del 2025 del circuito con la tappa più importante, quella di Dubai. Negli Emirati Arabi Calice ha giocato al fianco del forte ecuadoregno classe ’76 Diego Almeida riuscendo nell’impresa di conquistare la terza vittoria consecutiva ma, rispetto alle due “Silver” italiane, il primo posto è arrivato nel tabellone “Gold”.

«Una vittoria inaspettata – le parole di Silvio Calice – che, a distanza di giorni mi riempie ancora di grande emozione. Non nego di aver avuto al mio fianco un compagno davvero forte ma, in finale, abbiamo affrontato una coppia di livello assoluto». Ultimi tre mesi con altrettanti successi in tre tappe: «Milano e Torino mi hanno regalato grandi gioie ma a questo raccolto a Dubai ha tutt’altro sapore. L’ultima tappa dell’anno, la più importante, prestigiosa e affascinante, un successo che vale doppio per tanti motivi. A inizio anno mi ero posto l’obiettivo di arrivare tra i primi 10 nel ranking dei bionici, poi ho alzato un pochino l’asticella ma mai mi sarei aspettato di poter ambire al terzo posto. Non ancora viene aggiornata la classifica ma la mia nuova posizione sarà tra quarta e gradino più basso del podio, una soddisfazione inattesa e infinita». Niente però arriva per caso: «Impegno, costanza, partecipazione, concentrazione e grandi sforzi pagano sempre, in questa avventura riverso gran parte del mio tempo libero e ne sono davvero felice».

Le gioie in campo, nel 2025 sono state tante ma Silvio Calice continua a divulgare il suo racconto in ogni occasione possibile: «Vincere è bello ma non è l’obiettivo principale, in questo circuito non c’è l’obbligo della vittoria. Il padel fa rima con inclusione, abbatta qualunque tipo di barriera come nessun altro sport». Il prossimo anno sarà ancora in campo, l’Inclusive Padel Tour avrà una tappa anche a Shangai ma, di pari passo, il direttore del CNA Abruzzo, Silvio Calice, continuerà a raccontare attraverso la sua esperienza la diversa percezione della disabilità: «Grazie all’associazione Bionic Peope e l’Inclusive Padel Tour atleti bionici e i normodotati giocano sullo stesso livello, un dettaglio tutt’altro che trascurabile, anzi, è un messaggio potente che azzera tutte le diversità».

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