Dal verbale della commissione Assetto del territorio emerge un botta e risposta Della Gatta-Giangiacomo sul futuro delle concessioni balneari di Vasto. Pubblicato oggi il resoconto della seduta del 27 novembre. Discussione sulla bozza del nuovo Piano del demanio marittimo comunale e il futuro del litorale vastese.

L’assessore al Demanio, Nicola Della Gatta, ha aperto i lavori rivendicando la scelta di «superare una pianificazione datata» e di ridare equilibrio al litorale attraverso concessioni parametrate su 40 metri di fronte mare, la rimozione delle recinzioni e la previsione di strutture ecocompatibili. «La spiaggia non è proprietà privata», ha dichiarato. «Le concessioni non devono trasformarsi in ambiti esclusivi: la spiaggia deve restare pienamente fruibile da tutti».
Duro il giudizio consigliere comunale Guido Giangiacomo (Fratelli d’Italia), che ha accusato il centrosinistra di voler «fare tabula rasa». Il Piano, a suo giudizio, sarebbe «scadente, superficiale e privo di una visione degna di una città come Vasto». Giangiacomo ha elencato una lunga serie di criticità: dall’assenza di indicazioni sulle reti fognarie e sulla regimentazione delle acque meteoriche, alla gestione dell’area eventi «senza parcheggi», fino alla previsione di uniformare tutte le concessioni, dagli hotel ai piccoli stabilimenti. «State cancellando la storia della Marina», ha attaccato. «La rendete monotona. Chi pagherà gli abbattimenti? E la spiaggia di Casarza, già ridotta, come potrà ospitare l’area per animali da affezione?».
Dina Carinci (Movimento 5 Stelle) ha definito il documento urbanistico «un buon lavoro», ma ha chiesto chiarimenti sui futuri bandi e sulla tipologia delle strutture per la piccola pesca. Il dirigente del settore promozione e sviluppo locale del Comune di Vasto, Alfonso Mercogliano, ha risposto che le procedure seguiranno le normative regionali e la direttiva europea Bolkestein. Per la piccola pesca, ha aggiunto, sono previste strutture ecocompatibili per reti e attrezzature, non ricoveri per le barche. Gli assessori Gabriele Barisano e Alessandro d’Elisa hanno chiarito il collegamento del Piano con una programmazione più ampia, che comprende anche nuovi parcheggi e l’integrazione con la Via Verde.
La seduta si è chiusa con il via libera della variante da parte dei consiglieri di maggioranza presenti. La minoranza – rappresentata in commissione da Giangiacomo, Carinci e Antonio Monteodorisio – si è riservata di esprimersi in aula, quando il documento approderà in Consiglio comunale. Lì sarà il primo vero banco di prova. E la verifica di quanto i timori degli attuali concessionari possano aver permeato le forze politiche.














Che strano che la minoranza faccia ostruzione,quando in altre regioni gli stessi personaggi del suo partito fanno lo stesso.forse è meglio se chiude bocca.