I tempi si sono allungati perché sono stati necessari adeguamenti richiesti dalla Asl e l’autorizzazione della Soprintendenza. Così il sindaco di Vasto, Francesco Menna, commenta l’imminente ripartenza dei lavori nell’Istituto Sant’Onofrio, che tornerà alla sua funzione di struttura residenziale protetta.

«La ristrutturazione – ricorda Menna – deriva da fondi comunali e da un finanziamento regionale erogato dalla giunta di centrosinistra guidata da Luciano D’Alfonso. Poi l’emergenza Covid ha bloccato tutto». Una volta conclusi i lavori principali, è stata la Asl Lanciano-Vasto-Chieti a intervenire con nuove indicazioni tecniche. Durante un sopralluogo, infatti, l’azienda sanitaria ha richiesto ulteriori adeguamenti per rendere la struttura pienamente fruibile e conforme agli standard di sicurezza. «La Asl ci ha chiesto di eseguire ulteriori accorgimenti – spiega Menna – con una spesa aggiuntiva di 130mila euro». Il valore architettonicodell’edificio ha poi imposto un ulteriore passaggio burocratico: l’autorizzazione della Soprintendenza. «Trattandosi di un bene di rilevanza storica, abbiamo dovuto attendere il nulla osta», sottolinea il sindaco, ricordando come ogni modifica o integrazione debba rispettare vincoli e direttive sul patrimonio architettonico.
L’intervento di completamento è stato appaltato all’impresa GM Costruzioni di Vasto per 130mila 657 euro. L’antico convento fu aperto nel 1440, durante la sua lunga storia fu riconvertito anche a in residenza di caccia della famiglia d’Avalos per poi diventare casa di riposo per anziani fino alla chiusura di sette anni fa a causa della necessità di lavori di adeguamento, per 400mila euro, iniziati nel 2021 e terminati nel 2022. Gli interventi hanno riguardato l’ala sinistra, dove è stato realizzato un centro diurno. Al piano terra restano le attività sociali e ricreative, mentre ai piani superiori sono stati conservati gli spazi dormitorio e la distribuzione storica delle celle voltate, adattata per camere e bagni.
Il nuovo intervento riguarda il rifacimento del manto di copertura, l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’adeguamento igienico-sanitario e gli interventi impiantistici, con attenzione alla sicurezza: sono previste nuove vie di fuga e l’installazione di una scala antincendio sul lato nord del complesso.
Il progetto, redatto dall’ingegner Francesca Di Gregorio a giugno 2025, ha ricevuto l’approvazione della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l’Abruzzo il 3 novembre scorso. L’affidamento diretto a GM Costruzioni è avvenuto tramite il Mepa, secondo la normativa vigente sui lavori pubblici, dopo la verifica della congruità dell’offerta e della capacità tecnico-professionale dell’impresa. Il geometra Pietro Carlucci è stato nominato responsabile unico del procedimento.
Una volta terminati i lavori e ripristinata l’attività di struttura residenziale protetta, il piano terra sarà destinato alle attività sociali e ricreative comuni, mentre i due piani superiori all’ospitalità dei pazienti. La gestione della struttura, nel 2024, è stata affidata all’associazione Casa Madonna dell’Asilo (tramite il bando dell’Asp di Chieti)











