Una decisione del Tar rimette in discussione l’area eventi di Vasto Marina. Il tribunale amministrativo ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dalla Pasi srl di Campobasso, riaprendo il fronte sul futuro dell’ex lido La Bussola. È il tratto di spiaggia che il Comune ha trasformato, già nelle estati 2024 e 2025, nel palcoscenico dei concerti di agosto. E che il nuovo Piano demaniale marittimo punta a rendere ufficialmente l’area dedicata agli eventi.

La società molisana aveva presentato un project financing da un milione di euro per ottenere la concessione del lotto. Un progetto che il Comune ha bocciato, rivendicando il prevalente interesse pubblico alla creazione dell’arena sul mare. Il Tar ha dato ragione al municipio su questo punto, respingendo il primo ricorso della Pasi. Ma la battaglia legale non si è fermata lì.
La Pasi si è vista, invece, accogliere dai giudici amministrativi la richiesta di sospensiva contenuta nel ricorso in cui richiama l’articolo 37 del Codice della navigazione e facendo leva sul precedente del 2024, quando il Comune assegnò sei concessioni attraverso una procedura comparativa su istanza di privati. Procedura destinata a essere archiviata quando saranno indette le aste sulle porzioni di arenile destinate a ombrelloni, bar e cabine.

Da qui la richiesta della società: attivare subito la gara per l’ex Bussola. Pasi ha impugnato la delibera di giunta che affidava agli uffici il compito di predisporre tutte le gare entro il 30 settembre 2027, la scadenza fissata per l’adeguamento alla direttiva europea Bolkestein, che cancella il diritto di insistenza: il rinnovo ogni sei anni su semplice richiesta del concessionario. La normativa Ue, inoltre, impone la concorrenza aperta per il rinnovo, senza riconoscere paraltro il diritto all’indennizzo a quegli imprenditori balneari che dovessero perdere la concessione.
Il Tar, in via cautelare, ha accolto la sospensiva, sollecitando il Comune a indire le gare prima della scadenza del 2027. In tempi più stretti rispetto al termine ultimo. L’amministrazione punta ad accelerare l’iter del Piano demaniale. Prima la commissione Assetto del territorio, poi il Consiglio comunale per l’adozione, 60 giorni per le osservazioni, infine il ritorno in Consiglio comunale per la definitiva approvazione.
Nelle intenzioni, lo strumento urbanistico entrerà in vigore evitando di dover procedere ad assegnazioni valide per un solo anno nell’attesa (che l’amministrazione vuole scongiurare) dell’efficacia delle nuove norme comunali. In quel caso, l’area eventi sarebbe blindata. Intanto l’ente valuta se opporsi all’ordinanza di sospensiva.











