La proposta dei balneari: 6 milioni per Fosso Marino e rifare gli stabilimenti

Risanare Fosso Marino e ricostruire gli stabilimenti balneari rispettando l’ambiente. Sono le due gambe su cui poggia il progetto di finanza proposto dal consorzio Lidi vastesi, un intervento interamente privato, che punta a trasformare uno dei nodi ambientali più delicati del litorale in una risorsa riqualificata e sicura.

Fosso Marino oggi, durante l’ondata di maltempo

L’investimento complessivo previsto è di 6,07 milioni di euro, totalmente a carico del soggetto privato e senza alcun contributo pubblico. la realizzazione della grande vasca di prima pioggia – 2,5 milioni di euro – pensata per risolvere definitivamente il problema dello scarico di acque sporche che da una quindicina d’anni causano periodici e temporanei divieti di balneazione Un’opera strategica, che si affianca alla ricostruzione degli stabilimenti balneari, programmata, con un investimento da 4 milioni 545mila euro, nel segno della sostenibilità: materiali naturali, eliminazione dei manufatti in cemento, bio-architettura e una generale armonizzazione del fronte mare, prevista dalla bozza di Piano del demanio marittimo comunale elaborata dagli uffici municipali, presentata dall’assessore Nicola Della Gatta e al vaglio della commissione Assetto del territorio.

«La riqualificazione di Vasto Marina – si legge in un comunicato di Lidi vastesi – è una proposta che guarda al futuro. Con materiali naturali e scelte progettuali sostenibili vogliamo restituire al litorale la sua bellezza originaria e renderlo un luogo accogliente e competitivo a livello nazionale. La totale spesa a carico del privato, nel rispetto della normativa e con bando pubblico, è una garanzia per la comunità. Vasto potrebbe diventare un modello per gli altri 29 comuni costieri abruzzesi».

Ora il progetto sarà oggetto dell’iter previsto dalla legge: valutazioni tecniche, verifica di pubblico interesse e, in caso di esito positivo, l’indizione di una gara aperta a tutti gli operatori che vorranno partecipare.  Nei giorni scorsi, presentando il Piano demaniale marittimo, Della Gatta ha precisato: «Il progetto di finanza, che è disciplinato dal codice degli appalti, è una procedura ad evidenza pubblica da cui deve emergere un interesse generale che valorizzi il territorio. Qualora fosse presentato, come in tutti i casi di analoga procedura, all’amministrazione spetterebbe la facoltà di valutarlo».

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Comments 1

  1. Nicola Di Nanno says:

    Sono d’accordo, pero’ rispettando la Direttiva Bolkestein.

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