67 aerogeneratori in mare, Menna: «Stiamo prendendo informazioni, ma resto tendenzialmente contrario»

«Sto prendendo informazioni, ma sono tendenzialmente contrario a tutto ciò che impatta con le bellezze paesaggistiche del nostro territorio», è in sintesi il commento del sindaco di Vasto Francesco Menna sul nuovo progetto offshore che sta muovendo i primi passi al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Il Rospo Offshore prevede 67 aerogeneratori dalla potenza complessiva di oltre 1 GW (1.005 MW per la precisione) a circa 30 chilometri dalla costa vastese.

«Stiamo prendendo informazioni – ribadisce il primo cittadino a Chiaro Quotidiano – Apriamo al dibattito, vediamo che succede. Comunque non possiamo rischiare di compromettere gli investimenti fatti negli anni passati per preservare e valorizzare la costa come Via Verde, riserve ecc. Non è possibile che ci si affacci dalla riserva di Punta Aderci e si vedono le pale eoliche in mezzo al mare».

La posizione di Menna, insomma, ricalca quella già espressa nell’ampio dibattito sull’altro progetto offshore, il Medio Adriatico, anch’esso, dall’anno scorso, in fase di scoping al Ministero: 54 torri eoliche a 25 km dalla costa per una potenza complessiva di 800 MW. In quel caso (il dibattito è partito nel 2022 con le prime carte per l’ottenimento della concessione demaniale marittima), il Comune invitò la società – la Np Francavilla Wind – a discutere il progetto a Vasto non ottenendo un riscontro positivo: i rappresentanti della ditta proponente giudicarono prematuro un incontro pubblico [LEGGI].

Tornando a quello più attuale, la società che ha presentato l’istanza è la Small Sea Energy della provincia di Taranto, la documentazione è stata redatta dalla Projetto Engineering di Milano. Oltre ai 67 aerogeneratori su piattaforme galleggianti ancorate al fondale, le opere di connessione coinvolgono numerosi comuni della provincia. L’energia va trasportata a Spoltore dove, oltre alla stazione elettrica, è previsto il Bess, il sistemo di accumulo dell’energia in gradi di rilasciarla all’occorrenza e basato su moduli (container).
L’impatto visivo, stando alle dichiarazioni della società nella documentazione, sarà ridotto al minimo dalla distanza.

Quello della produzione da fonti alternative è un tema che sta riguardando da un paio di anni soprattutto il Vastese dove fioccano i progetti soprattutto eolici. L’Abruzzo ha sottoscritto l’impegno a installare entro il 2030 impianti per un totale di 2 GW (il doppio di quanto previsto dal Rospo Offshore). Nella zona, o comunque in provincia di Chieti, si potrebbe attivare anche una filiera produttiva per questo impianti: la Renexia del gruppo Toto ha annunciato importanti investimenti per la costruzione di turbine soprattutto per gli impianti in mare. Dopo le prime indiscrezioni sull’individuazione di un’area a Vasto, la stessa società ha precisato che la scelta del luogo dell’insediamento è ancora prematura.

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