Sarà presentato i 5 dicembre, alle 18, nella pinacoteca di Palazzo d’Avalos, Lu Lunarie de lu Uaste 2026, l’almanacco dei vastesi, di cui sono autori Giuseppe Tagliente, Paolo Calvano e Fernando D’Annunzio.
«Siamo arrivati alla ventiseiesima edizione», si legge nella presentazione del volume. «In fila sullo scaffale ci sono tutte che fanno bella mostra di sé e le guardiamo con l’intima presunzione di essere riusciti ad offrire ai lettori un piccolo strumento di conoscenza della storia, delle tradizioni, delle usanze e della parlata antica della nostra gente. Sorretti da questa convinzione diamo alle stampe questo nuovo numero del Lunario che per impostazione non discosta molto dai precedenti, visto il successo della formula testimoniato dalle sollecitazioni di non cedere alla tentazione d’interrompere le pubblicazioni. Tra gli argomenti più importanti di questa edizione segnaliamo quelli riferiti ad avvenimenti dei quali ricorre peraltro l’anniversario: in primis quello dei cent’anni dalla inaugurazione di piazza Rossetti quando la Città seppe darsi uno sviluppo urbano fuori dalle antiche mura; la terribile frana del 1956; l’apertura della sede universitaria a Vasto durata purtroppo il tempo del passaggio d’una meteora; gli ottant’anni della Vespa visti da Vasto. Ma ce ne sono tanti altri ancora ed anche divertenti».
