“C’è ancora domani”: “Paolucci” e “Rossetti” a lezione di impegno contro la violenza sulle donne

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Comune di Vasto ha promosso la visione del film C’è ancora domani di Paola Cortellesi, invitando le scuole secondarie di primo grado “Raffaele Paolucci” e “Gabriele Rossetti”.
L’evento è stato aperto dall’intervento di Paola Cianci, assessora del Comune di Vasto, che ha sottolineato come «la battaglia per la parità di genere sia tutt’altro che conclusa, ribadendo che i diritti acquisiti non sono scontati e che le lotte portate avanti dalle generazioni precedenti debbano essere onorate e proseguite».

A seguire, la professoressa Cristina Eusebi, dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Rossetti”, ha focalizzato l’attenzione sulle molteplici forme di violenza – fisica, verbale, del silenzio e di “porte chiuse” – che mirano a isolare e annullare l’identità femminile. La preside Eusebi ha esortato gli studenti ad avere un «cuore aperto e antenne dritte» per riconoscere e contrastare ogni forma di prevaricazione. 

Infine, la dirigente scolastica Eufrasia Fonzo (scuola “Raffaele Paolucci”) ha ribadito che la violenza di genere «non è una realtà che non ci riguarda, ma si manifesta ogni giorno». Rivolgendosi in particolare alle ragazze, ha messo in guardia dalle forme esasperate di gelosia, che non sono amore sano, ma una «forma di possesso» e una mancanza di fiducia, avvertendo che questa è una violenza a cui bisogna imparare a dire di no finché è “piccola”, prima che diventi “grande”. Ai ragazzi, ha rivolto un invito ad essere vicini alle donne della propria famiglia e a contribuire con piccoli gesti quotidiani di aiuto e supporto. La preside Fonzo ha concluso definendo questo supporto «non solo un segno di grande maturità e civiltà, ma un passo essenziale, ribadendo che insieme possiamo far crescere la società tutti insieme». 

Il film in bianco e nero, ambientato nel dopoguerra, ha agito da potente catalizzatore per aprire la discussione sulle disparità e le violenze che, purtroppo, persistono ancora oggi. L’eco della storia di Delia ha risuonato profondamente tra i giovani. 

A rendere tangibile la riflessione degli studenti e a onorare le donne vittime di violenza, la comunità scolastica ha realizzato un’installazione composta da lettere e cartelloni. Questo spazio dedicato, carico di messaggi di solidarietà e determinazione, ha trasformato l’ambiente in un luogo di memoria e di promessa: l’impegno concreto a lavorare incessantemente per sensibilizzare e costruire un futuro senza violenza. 

«In un gesto di sinergia educativa sul territorio, gli interventi hanno rimarcato il ruolo fondamentale della rete scolastica nel promuovere una cultura di rispetto e inclusione fin dalla prima adolescenza. L’obiettivo è che la profonda riflessione innescata dal film venga interiorizzata dai ragazzi e si traduca in un impegno concreto, affinché C’è ancora domani sia una promessa di un futuro di libertà dalla violenza».

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