In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la consigliera di Parità della Provincia di Chieti, Monica Brandiferri, pone l’accento su un profondamente radicato: la violenza e le discriminazioni nei luoghi di lavoro.
«Il recente caso di San Giovanni Teatino, dove una lavoratrice ha denunciato il proprio datore di lavoro per molestie, rappresenta un episodio raro in un contesto in cui la maggior parte delle vittime non denuncia, spesso per paura, isolamento o timore di perdere l’occupazione. Un atto di coraggio che merita sostegno e che mostra quanto il sommerso sia ancora esteso», dice la consigliera.

«Nella provincia di Chieti i dati confermano una condizione di fragilità strutturale delle donne nel mercato del lavoro: basti pensare che oltre il 52% delle lavoratrici è impiegato part-time, contro il 13,6% degli uomini. Questa disparità produce un doppio rischio: minore autonomia economica e maggiore esposizione a ricatti, pressioni, molestie e abusi, che spesso rimangono invisibili».
«Nei luoghi di lavoro il benessere dovrebbe essere la regola, non un privilegio – continua Brandiferri – E invece proprio lì, dove si costruiscono dignità e indipendenza, si consumano discriminazioni, intimidazioni e violenze che restano per lo più taciute. La violenza non è solo fisica: è anche psicologica, economica, verbale. Ed è sempre una violazione dei diritti fondamentali. È tempo di rompere il silenzio: ogni lavoratrice e ogni lavoratore hanno diritto a un ambiente sicuro, rispettoso, libero dalla paura. Continueremo a lavorare perché nessuno debba più scegliere tra il proprio lavoro e la propria dignità».









