«No alla vendita dell’ex particella 18». Le associazioni che hanno presentato le osservazioni alla variante al prg, dopo aver raggiunto l’obiettivo minimo con il ritiro della delibera-grattacielo, rilanciano chiedendo un ulteriore passo all’amministrazione comunale sansalvese.
Stamattina Italia Nostra, Wwf, Stazione Ornitologica Abruzzese, Comitato Civico Ambientalista e Avanti San Salvo si sono ritrovate, insieme a un gruppo di cittadini, sull’ormai noto terreno di circa 2 ettari nella zona nord del lungomare. Presenti anche i consiglieri di minoranza Nicola Argirò e Giovanni Mariotti.

«Se mettiamo insieme questo terreno alla zona retrostante, quella del tratturo, si arriva a 5 ettari», ha esordito l’ex sindaco Gabriele Marchese per sottolineare il valore che l’intera area potrebbe avere in ottica di realizzazione di un attrattore turistico-ambientale. «Qui si vive solo tre mesi l’anno – il riferimento è ai palazzi retrostanti – non servono altri appartamenti. Vendere questo terreno sarebbe un sacrilegio. Per costruire c’è tutto il terreno al di là della Statale 16».

Con il ritiro della delibera, si torna a quanto previsto dai precedenti parametri: gli acquirenti realizzare edifici a destinazione turistica alti 22 metri (7 piani) e residenziale da 6 metri di altezza (2 piani).
Davide Aquilano (Italia Nostra del Vastese) punta sull’unicità di quest’area: «È una delle poche zone che presenta un simile unicuum: dal tratturo al mare è tutto pubblico. Ricostituire l’ambiente, anche con le dune, che c’era prima sarebbe una ricchezza; d’altronde è ciò che ci chiede anche l’Unesco. Qui si potrebbe realizzare un progetto per il turismo esperienziale: è questo il futuro, fare qualcosa di virtuoso. Farlo qui, ricreare quell’ambiente, sarebbe un fiore all’occhiello. Il Comune ha dimostrato di sapere intercettare i finanziamenti, quindi non è indispensabile vendere questo terreno per trovare le risorse per il lungomare nord».
Marco Terrei (Wwf) ha aggiunto: «Basta guardare le case chiuse che abbiamo intorno per capire che non c’è bisogno di altri appartamenti. Questa particella si può ricollegare al biotopo costiero, è di tutti e tale deve restare».









