«Bene la legge sulle coop di comunità, ma emendamenti fuori contesto per spartire fondi»

«Potevamo cogliere l’occasione per complimentarci con l’assessora alle attività produttive Tiziana Magnacca, invece ci troviamo a dover denunciare l’ennesima vergogna istituzionale perpetuata dalla giunta Marsilio». Gigio D’Ercole, segretario del Vastese di Sinistra Italiana, interviene sull’ultimo consiglio regionale che ha approvato la proposta di legge “Disciplina delle cooperative di comunità per il lavoro e la produzione” voluta dall’assessora Magnacca con il nobile intento di dotare le aree interne di strumenti legislativi per il rafforzamento delle economie locali anche in ottica anti abbandono e spopolamento delle montagne abruzzesi.

«Sebbene in questi casi si rischia di produrre solo contenitori vuoti va riconosciuto un impegno e un passo avanti concreto. Poteva concludersi con l’approvazione unanime da parte di maggioranza e opposizione invece il centrodestra ha deciso di sabotare la proposta di legge inserendo emendamenti totalmente fuori contesto che peseranno sulle casse regionali per oltre 8 milioni di euro. Spuntano ad esempio finanziamenti per oltre 1,3 milioni per il Giro d’Italia, contributi generici per cultura e turismo e addirittura 10mila euro per la pesca. Di fronte a questo scempio gli stessi consiglieri e assessori di centrodestra sono stati contrari tanto da costringere il presidente del consiglio Sospiri a intervenire in prima persona tra i suoi colleghi di maggioranza per fare da paciere portando al rinvio della seduta per ben cinque volte. Alla fine i consiglieri di opposizione hanno giustamente abbandonato l’aula per il rifiuto di essere complici di una situazione di indecente spartizione di fondi e contributi mentre, come di consueto, la maggioranza ha votato favorevolmente perché si sa, quando si parla di soldi alla fine vanno sempre d’accordo».

«A questo punto ci poniamo una domanda, l’assessora Magnacca è stata completamente scavalcata o si è prestata a questa ennesima vergogna istituzionale? Come ha potuto permettere che una sua iniziativa condivisibile all’unanimità si sia trasformata in una legge di finanziamenti a pioggia? Temiamo che questa vicenda nascondi la debolezza politica dell’assessora Magnacca alla quale anche i suoi stessi colleghi di maggioranza mancano di rispetto istituzionale. In un momento storico in cui nel nostro territorio vanno affrontate crisi industriali, progetti Pnrr, trasformazioni digitali e adattamento ai cambiamenti climatici abbiamo bisogno di uomini e donne in grado di portare avanti le proprie idee e visioni con forza e dedizione senza compromessi al ribasso. Abbiamo bisogno di cambiare chi ci governa».

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