«L’amministrazione comunale faccia un passo indietro e favorisca la partecipazione». L’ultimo appello in ordine di tempo affinché si ritiri la delibera che di fatto commissaria l’iter del piano regolatore generale arriva dalla conferenza stampa pubblica convocata dal circolo Avanti! di San Salvo, tenutasi questa mattina alla Porta della Terra. Al centro c’è ancora la discussione sullo strumento urbanistico per il quale la maggioranza di centrodestra ha chiesto la nomina di un commissario.

Ad aprire l’incontro, moderato da Orazio Di Stefano, è stato lo storico esponente socialista, ed ex assessore, Osvaldo Menna che punta la lente soprattutto su due temi: «Nel vecchio centro ci sono 450 abitazioni vuote, è possibile ridargli vita, è previsto qualcosa che vada in questa direzione nel Prg? Non lo sappiamo, se non lo facciamo ora, non lo faremo più. Da vent’anni si dice che dobbiamo collegare urbanisticamente la città alla marina. È previsto uno sviluppo in via Grasceta? Dalle indiscrezioni che ci arrivano, no».
La conferenza stampa è stata convocata invitando alla partecipazione cittadini, tecnici ed esperti del settore. Tra questi, c’era l’urbanista Beniamino Di Rico che concentra il proprio intervento intervento sull’assenza di condivisione del Prg con la popolazione: «Non mi preoccupa il tempo che sta passando, per fare un buon piano potrebbero volerci anche venti anni. Mi preoccupa, invece, l’assenza di condivisione. Non esiste la pianificazione senza condivisione».

Lo stesso Di Rico, poi, cita la delibera «sciatta». che commissaria un iter appena agli inizi. Il documento – il relativo consiglio comunale dal quale è scaturito – infatti si basa sul mancato invio (ribadito in più occasioni dalla sindaca Emanuela De Nicolis e dai membri del centrodestra) della documentazione, da parte dei consiglieri di minoranza, per individuare eventuali conflitti di interessi. Ad oggi, quindi, non è possibile neanche sapere quali e quanti consiglieri non potrebbero partecipare alla votazione a causa dei citati conflitti.
«Se il 5o% +1 dei consiglieri fosse incompatibile, allora l’assise civica non avrebbe i numeri per deliberare, ma contrariamente si deve procedere con la votazione – ha continuato Di Rico – Il Prg deve essere necessariamente partecipato. Oltre ad associarmi all’invito all‘amministrazione comunale, aggiungo anche l’appello al presidente Marco Marsilio che non proceda sulla richiesta di nomina di un commissario».

In sala erano presenti anche alcuni consiglieri di minoranza – Alfonso Di Toro, Nicola Argirò e Giancarlo Lippis – e l’ex assessore Tonino Marcello che ha definito la vicenda «l’ennesimo atto di forza nei confronti della città». Argirò ha ribadito: «Ci aspettiamo un atto di responsabilità da parte dell’amministrazione che non ci costringa a opporci a livello legale. Quando ero consigliere di minoranza con il centrosinistra che governava, ricordo riunioni “piene” per decidere il piano regolatore o per il bilancio partecipato, oggi non c’è più discussione e se non si discute è una dittatura».
Quello di stamattina è stato il terzo appuntamento in circa una settimana sull’argomento dopo le conferenze di Fabio Travaglini, Argirò, Lippis e Di Toro [LEGGI] e del Partito Democratico (oggi presente Gianni Cordisco) [LEGGI]. La partita del futuro sviluppo della città, davanti all’inamovibilità dell’amministrazione, è possibile che si sposti davanti ai giudici.









