Il SasiLab, laboratorio aziendale della società, ha ottenuto l’accreditamento a norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 che attesta e formalizza la capacità di un laboratorio nell’eseguire specifiche attività di analisi, in questo caso delle acque.
«In Italia l’ente unico preposto al rilascio di tale riconoscimento è Accredia, che verifica la conformità di un laboratorio agli stringenti dettami tecnici e di gestione – spiega il responsabile della struttura il biologo Tommaso Pagliani – requisiti previsti dalla norma per il laboratorio in prova. L’accreditamento certifica il possesso di competenza, trasparenza, imparzialità e affidabilità di un laboratorio nello svolgimento delle attività analitiche e costituisce quindi il pilastro della fiducia nei risultati di un laboratorio che viene sottoposto a verifiche periodiche, per assicurare che i requisiti riconosciuti vengano mantenuti nel corso degli anni”. Si tratta dunque di un riconoscimento significativo che premia il lavoro svolto, una dimostrazione concreta del rispetto dei metodi ufficiali in materia di analisi e dei rigidi standard imposti dalla norma».


«Abbiamo portato avanti un programma rispettando la normativa vigente – continua Pagliani – le cui regole non riguardano solo le attrezzature ma anche il sistema di qualità, le procedure operative, la competenza del personale e la corretta gestione dei campioni. Questo risultato è davvero un successo raggiunto grazie all’impegno e allo spirito di servizio sempre dimostrati dal personale del SasiLab e dei consulenti che ci hanno affiancato in questo duro e delicato lavoro, nonché dalle possibilità e dei mezzi messici a disposizione dalla Sasi». Nel SasiLab, oltre a Pagliani, sono impiegati Mariangela Fosco ed Enzo Rosica.

«Avere un laboratorio accreditato significa molto in termini di tempo e di risoluzione dei problemi legati alla mancata potabilità dell’acqua. Tengo a ricordare alcune situazioni legate alle ordinanze di sindaci che hanno vietato l’utilizzo dell’acqua perché l’analisi di quella che sgorga dalle “fontanine” pubbliche era risultata non potabile – aggiunge il presidente Scaricaciottoli – Questi casi danno immediatamente il via all’iter piuttosto complesso delle analisi, sempre eseguite con grande serietà, ma ora il riconoscimento di SasiLab non solo aumenta il valore intrinseco delle certificazioni ma permetterà all’azienda di contrarre notevolmente i tempi di recupero per eventuali non conformità e questo è un bel passo avanti per la società e per il territorio».
«SasiLab sta già lavorando per approntare nuove metodiche analitiche da inserire nel novero delle prove accreditate – conclude Pagliani – che garantiranno tempestività dell’informazione e migliore gestione operativa. Un pensiero di gratitudine va in particolare al compianto architetto Aurelio Falconio, il cui contributo è stato fondamentale per la trasformazione dell’immobile dove oggi ha sede il laboratorio».









