Una sentenza che potrebbe aprire a numerosi ricorsi contro il famoso semaforo di Vasto Marina. È quella emessa il 15 ottobre scorso dalla giudice di pace di Vasto, Lucia Anello, a favore di Giovanni Serapiglia, automobilista di Castiglione Messer Marino multato dalla polizia locale vastese perché passato con il rosso al semaforo all’incrocio tra viale Dalmazia e la Statale 16. I fatti, come racconta l’Eco dell’Alto Molise, risalgono al 25 gennaio 2024.

L’automobilista ha deciso di non pagare le oltre 100 euro di multa, ma di impugnare il verbale davanti al giudice di pace e di non essere rappresentato da legali. La contestazione principale ha riguardato la foto allegata all’accertamento dalla quale la targa non era riconoscibile. Fatto, questo, condiviso dalla giudice che nella sentenza scrive: «Il ricorrente ha dato prova documentalmente della mancanza di visibilità della targa che risulta illeggibile dalle foto in atti. Il verbalizzante avrebbe dovuto fornire, oltre ogni ragionevole dubbio, la prova della commessa violazione. Eventuali ingrandimenti, così come avvenuto, privi dei riferimenti di data ed orario, non possono costituire prova certa».
Ma è il passaggio successivo che apre larghi interrogativi sul dispositivo che per mesi è stato al centro di numerose polemiche. Lo stesso Serapiglia ha messo in dubbio il corretto funzionamento del semaforo. «L’omologazione del Velocar Red § Speed EVP LO matricola 476 risulta essere del 24.02.2015 e non risulta né l’approvazione né la taratura», conclude la giudice Anello che quindi ha accolto il ricorso annullando il verbale di contestazione.









