300 chili di miele non tracciato: sequestro e sospensione immediata per un laboratorio alimentare

I carabinieri forestali di Villa Santa Maria, insieme al Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (Sian) della Asl Lanciano Vasto Chieti, hanno trovato e sequestrato 300 chilogrammi di miele non tracciato in un laboratorio alimentare annesso ad un’azienda agricola sottoposto a ispezione. Nel corso del controllo, i militari e il personale sanitario hanno rinvenuto il miele conservato in secchi di plastica e barattoli di vetro privi delle etichette e delle informazioni obbligatorie previste dalla normativa vigente.

Foto di repertorio

Il prodotto era, inoltre, sprovvisto della documentazione necessaria a garantirne la tracciabilità, in violazione dell’articolo 18 del Regolamento (CE) n. 178/2002, che impone la rintracciabilità degli alimenti lungo tutta la filiera produttiva, “dal produttore al consumatore”.
A causa della mancanza di elementi certi sull’origine e la provenienza, il miele è stato quindi sottoposto a sequestro amministrativo, al titolare dell’attività è stata contestata una sanzione amministrativa di 4.500 euro (ai sensi del D.Lgs. n. 190/2006, in materia di sicurezza alimentare).

Durante il sopralluogo, il Sian ha inoltre accertato gravi carenze igienico-sanitarie e la mancanza di un piano di autocontrollo Haccp aggiornato, documento obbligatorio per garantire il corretto monitoraggio dei rischi alimentari.

A causa di tali irregolarità, è stato quindi disposto il provvedimento di sospensione immediata del laboratorio fino al completo adeguamento alle prescrizioni igieniche e documentali previste dalla normativa vigente.

«L’intervento – spiegano i carabinieri forestali – si inserisce nell’ambito delle campagne di controllo finalizzate alla prevenzione e repressione delle pratiche irregolari nel settore agroalimentare, con particolare riferimento ai prodotti di origine animale ed alle produzioni tipiche locali. La tracciabilità e la corretta etichettatura del miele costituiscono un requisito essenziale per garantire la sicurezza del consumatore, la trasparenza del mercato e la tutela del miele italiano di qualità, troppo spesso minacciato da prodotti di dubbia provenienza o addirittura adulterati».

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