Stellantis, Regione Abruzzo: «Ricerca e sviluppo dei furgoni si facciano ad Atessa e non a Torino»

«Rafforziamo Atessa per rafforzare Stellantis in Italia, nella consapevolezza del ruolo strategico che riveste il sito abruzzese per il gruppo automobilistico presieduto da Filosa. Il valore di Atessa è stato ribadito lo scorso 6 ottobre nel corso del confronto che con Marsilio abbiamo avuto incontrando l’ex ceo Europa Jean-Philippe Imparato». A dichiararlo l’assessore alle Attività produttive Tiziana Magnacca dopo le affermazioni dell’ad di Stellantis Antonio Filosa che hanno fatto seguito all’incontro a Torino con le sigle sindacali nazionali del comparto metalmeccanico.

Da sinistra Jean Philippe Imparato, Marco Marsilio e Tiziana Magnacca

«Apprendiamo come ora Stellantis abbia sposato il concetto di neutralità tecnologica e cambiare le regole europee per consentire la ripresa del mercato al fine di rafforzare e rinnovare il parco auto circolante sia in Italia e sia in Europa. Concetti che il presidente Marco Marsilio già da due anni ha formalizzato in sede europea. Apprendiamo quindi con cauta fiducia le parole Ursula von der Leyen sulla possibilità di aprire ai carburanti alternativi così come la volontà di Stellantis di presentare un piano Italia centrato su opportunità alternative alla scelta fra elettrico e stop della produzione. Da parte nostra continueremo a rafforzare l’idea, che ha già ben presente Stellantis, circa la assoluta centralità del sito di Atessa, ancora oggi l’unico stabilimento in grado di garantire volumi di produzione e di fatturato. Siamo consapevoli della necessità di dover continuare ad assumerci la responsabilità di far recuperare alla Commissione europea il senso della realtà. Pertanto insisteremo affinché Stellantis trovi in questo nuovo Piano Italia l’accoglimento delle richieste già avanzate in sede di tavolo regionale di Stellantis e ribadite all’ex ceo Imparato».

La Regione Abruzzo ha chiesto a Stellantis «supporto alla filiera e responsabilizzazione del gruppo Stellantis verso il sito Marelli di Sulmona, il più grande dell’indotto; divisione della ricerca e dello sviluppo del veicolo commerciale ad Atessa e non a Torino; valutazione di investimenti per trattare il post vita dei veicoli commerciali, in un’ottica di economia circolare che porti competitività al sistema e al mantenimento dei livelli occupazionali; nessuna esternalizzazione della produzione verso i poor countries».

«Sono certa – conclude Magnacca – che non mancheranno occasioni a stretto giro per poter parlare apertamente di queste priorità dell’Abruzzo, anche rispetto al Piano Italia, con il nuovo ceo Europa, responsabile dei veicoli commerciali, Emanuele Cappellano. Abbiamo a cuore le sorti dello stabilimento di Atessa per la sua storia e per il suo valore di tenuta sociale per l’intera regione».

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *