Un’altra sentenza favorevole a favore dei titolari dei buoni fruttiferi postali prescritti. Lo rende noto Confconsumatori che da tempo ha lanciato la campagna Buono tradito. L’ultimo caso riguarda una risparmiatrice vastese che aveva investito i propri risparmi in quattro buoni appartenenti alla Serie 18 Q, di importo complessivo di 20mila euro, il cui rimborso era stato rifiutato da Poste Italiane, in ragione della intervenuta prescrizione, avendo i predetti buoni durata di soli 18 mesi.

Con la sentenza n. 272/2025 del 9 ottobre, il tribunale di Vasto, a fronte della carente indicazione, nei buoni, circa la durata e il termine di scadenza degli stessi, ha riconosciuto il diritto al risarcimento del danno, conseguente all’inadempimento, da parte di Poste Italiane, degli obblighi di trasparenza e informazione e, in particolare, alla mancata consegna del Foglio Informativo Analitico, che avrebbe permesso di conoscere le principali caratteristiche dell’investimento.
Il tribunale di Vasto ha evidenziato che «gli obblighi di trasparenza e informazione assumono una valenza tanto più pregnante, in quanto correlati alla tutela costituzionale del risparmio e, in particolare, del risparmio postale, che costituisce “servizio di interesse economico generale”».
«Si tratta di un’altra decisione favorevole ai risparmiatori, perché ribadisce l’importanza della corretta informazione, fin dal momento del collocamento dei buoni, soprattutto quando i titoli non presentano chiare indicazioni, da cui desumere che trattasi di buoni non ordinari. Per informazioni e assistenza sulle tematiche relative ai buoni fruttiferi postali, gli interessati possono contattare la sede provinciale di San Salvo al 347 0834207 o all’indirizzo confconsumatorich@libero.it», conclude l’associazione.