Avevamo raccontato di una Pro Vasto “scheletrica” di punti (solo 3) contro tre squadre immischiate nei bassifondi come Pontevomano, Sambuceto e Pianella. Vero, si poteva e doveva fare di più ma ci sono anche altri numeri da analizzare, quelli che ci consegnano un bicchiere biancorosso mezzo pieno.
Dopo 8 giornate più che la posizione di classifica meglio guardare i punti, 11 quelli finora conquistati con la zona playoff distante appena 3 lunghezze, stessa distanza dalla griglia che scotta. Una sola compagine in Eccellenza è imbattuta, il Mosciano, una sola sconfitta per la Pro Vasto insieme alla corazzata Santegidiese insieme alle capoliste Bacigalupo Vasto Marina e Fucense Trasacco.

L’unico passo falso dei marsicani è arrivato proprio all’Aragona al termine di una domenica stregata per i rossoblù con i vastesi a timbrare il cartellino vincente, al 94°, sfruttando una punizione di De Vivo, sporcata da uno tra Arquin e un difensore ospite.
Uno dei sei gol firmati finora dai vastesi, pochini ma uno dei quattro arrivati su palla inattiva e che, hanno portato in dote ben 8 degli 11 punti totali. Grazie alla conclusione in area di Emirson Tafili contro il Pianella, la punizione di Monteiro, a tempo quasi scaduto, nella tana del Sambuceto e il colpo di testa da due passi di Martignetti.

Non ancora c’è una partita in cui la Pro Vasto riesce a segnare due reti ma se segna non perde ripensando anche ai gol di Ferreyra e Meola, su campi difficili come Cupello e Sulmona che hanno consegnato altri due punti. L’undicesimo punto è arrivato dallo 0 a 0 di Pontevomano, uno dei tre “clean sheet” finora portati a casa da Cattafesta, secondo miglior portiere del campionato (insieme a Brassetti ), meglio di lui sta facendo solo il sansalvese Lanziani.

I biancorossi del presidente Zaami, sono la squadra che finora ha raccolto più pareggi, 5, che aggiunte alle 2 vittorie stagionali raccontano di un filotto utile di 7 partite. Una sola sconfitta, quella pesante alla prima contro la Folgore, negli ultimi quaranta giorni tanti segni X e 6 punti interni di “corto muso”. Impossibile a metà ottobre avere l’istantanea perfetta di tutte le diciotto squadre d’Eccellenza ma, per i biancorossi, tanto dirà il mese che andrà dal 26 ottobre fino al 30 novembre. Dovendo incontrare team come Angolana, Bacigalupo, San Salvo, Celano, Lanciano e Santegidiese, un lungo filotto (senza infrasettimanali) ad alto coefficiente di difficoltà. Ecco perché tra tre giorni, domenica 19, sarà fondamentale battere, a domicilio, il Montorio ’88 ultimo della classe e che nella mattinata di oggi, giovedì 16, ha esonerato l’ormai ex allenatore De Amicis. L’impatto sulla panchina di mister Manes è stato, punti alla mano, positivissimo, pochi allenamenti a disposizione e tanti match ravvicinati ma anche il diretto interessato, felice per l’inizio, sa che c’è tanto da lavorare ma è una sfida che lo affascina e stimola.

Sei gol non sono tanti, la batteria offensiva vastese è qualitativamente e numericamente corposa con diversi duttili elementi ma manca un vero centravanti che la butti dentro con facilità e costanza. Il mauritano Arquin non è stata una scommessa vinta, la sua rapida uscita di scena lo ha confermato anche perché le aspettative (accompagnate da un robusto rimborso) erano altissime visto com’era stato presentato. In momenti come questi emerge ancor più a galla l’assenza di un direttore sportivo che avrebbe potuto operare sul mercato. Nelle ultime ore è arrivato anche il no del “Puma” Iaboni incontrato nei giorni scorsi, la ricerca continua. Con il duo pugliese Storelli-De Simone sarebbe quasi sicuramente arrivato il centravanti argentino classe 2000 Matthew Bonicelli, poi accasatosi all’Unione Calcio Bisceglie e andato subito in gol alla prima presenza. Alcuni attuali dirigenti avrebbero sondato vecchie conoscenze del calcio biancorosso chiedendo aiuto per la ricerca del centravanti ma i nomi proposti (non di prima fascia, tutt’altro) non farebbero compiere il salto di qualità.
Fondamentale sarà anche il recupero di capitan Henri Tafili, fermo per l’infortunio alla caviglia, l’obiettivo è tornare in campo a fine mese, se non contro l’Angolana, al massimo quando all’Aragona ci saranno da sfidare i cugini della Bacigalupo Vasto Marina. Sono tornati i sorrisi, soprattutto dopo l’ultima vittoria di mercoledì ma siamo solo al primo mese e mezzo di campionato, fine aprile è lontanissimo. Ecco perché non è ancora il momento di parlare di playoff o playout, la Pro Vasto sa di dover migliorare, e tanto, solo così potrà non guardarsi più le spalle ma provare a volare in alto per restarci a lungo.