Fotovoltaico sulla Pilkington, progetto della Fv Trigno: 12 ettari di pannelli per un impianto da 30 MWp

Non ennesimo fotovoltaico su terreni agricoli, ma pannelli su superfici industriali da sfruttare per la produzione di energia dal sole. È il progetto che la Fv Trigno srl – società interamente controllata dalla Floew srl di Vasto – intende realizzare sulle strutture della Pilkington di San Salvo coprendole con moduli solari e rimuovendo l’eternit ancora presente.

La documentazine è stata presentata in Regione nelle scorse settimane e il 1° ottobre è iniziato l’iter autorizzativo. L’impianto previsto ha una potenza di generazione pari di 30,177 MWp e sarà composto da 45.040 moduli, ciascuno della potenza di 670 Wp.
Importante la superficie prevista: oltre 12 ettari (121.610 metri quadri per la precisione) suddivisi tra il main plant e il Crs. Numeri che, in caso di realizzazione, ne farebbero uno degli impianti su edifici (in questo caso superficie industriale) tra i più grandi d’Italia. Attualmente il più esteso è il fotovoltaico sui capannoni della Fiera di Milano con 330mila metri quadri occupati e 50mila moduli, ma con una potenza nominale minore, 18 MWp; al secondo posto, l’impianto sugli stabilimenti del Gruppo Fantoni di Osoppo (Udine) con 130mila metri quadri e 27.614 pannelli per una potenza nominale di 12,15 MWp.

Fotosimulazione della società proponente

Non si prevede l’uso di superfici esterne neanche per quanto riguarda la connessione alla rete elettrica nazionale, dettaglio non trascurabile in questi anni in cui, nel Vastese, si stanno affollando progetti che intendono rivestire intere colline di pannelli solari (Aran 1, Società Agricola Ascina, Juwi) e che viene sottolineato dallo stesso proponente nelle conclusioni dello studio preliminare ambientale: «Il progetto mira a diventare un esempio di come si possa garantire un impatto minimo o nullo sulle matrici ambientali e visive caratterizzanti un territorio, utilizzando la risorsa sole senza alterare gli equilibri esistenti».

Fotosimulazione della società proponente

Il progetto – completamente separato e autonomo rispetto al ciclo produttivo dello stabilimento e che userà le coperture esistenti grazie a un contratto di diritto di superficie – porterà anche alla bonifica dei tetti della fabbrica che presenta ancora parti in eternit. Grazie a questa operazione – che sarà eseguita con la tecnica dell’incapsulamento dei pannelli in fibrocemento per evitare dispersioni nell’aria – saranno rimossi 122.505 metri quadri di amianto che verranno sostituiti con moduli termoisolanti sui quali sarà installato il fotovoltaico.
L’idea nasce sulla scorta degli studi già effettuati per partecipare al bando della Regione del 2022 per finanziare centri per la produzione di idrogeno. La Pilkington vi partecipò in partnership con la stessa Floew, ma a essere finanziato, tra gli altri, fu il progetto Arap localizzato nell’ex Cotir.

Prima della Pilkington, sempre nella zona industriale sansalvese, era stata la Denso a installare pannelli solari sui tetti rimuovendo l’amianto. L’impianto è stato inaugurato nel 2014 e ha dimensioni nettamente inferiori: 23mila metri quadrati e 13.596 moduli per una potenza complessiva di 3,467 MWp. L’anno scorso è invece stato inaugurato l’impianto fotovoltaico sulla TE Connectivity: 1.900 pannelli per una potenza di 1 MW.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *