Ecco il nuovo polo scolastico di Roccaspinalveti, «Crediamo nel futuro. Agire anziché lamentarsi»

È stato inaugurato domenica 28 settembre il nuovo polo dell’infanzia 0-6 di Roccaspinalveti. La struttura, intitolata alla scrittrice Grazia Deledda, sostituisce l’ex asilo demolito per l’occasione incrementando l’offerta formativa del paese dell’Alto Vastese con l’asilo nido, finora assente. L’importo dei lavori è di circa 1,5 milioni di euro. L’intervento ha ottenuto i fondi Pnrr (Missione 4 – Istruzione e ricerca, Investimento 1.1 “Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia”) nel novembre del 2022 e ad oggi è una delle prime opere terminate nel territorio [LEGGI].

Al taglio di nastro erano presenti, oltre all’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Claudia Fiore e tanti cittadini, il senatore Etel Sigismondi, l’assessora regionale Tiziana Magnacca e i consiglieri regionali Nicola Campitelli e Francesco Prospero.

La struttura è impreziosita esternamente e all’interno dai murales dell’artista locale Luca Bruno, in fase di ultimazione. Da ieri, 29 settembre, le porte del nuovo polo si sono aperte ai bambini: si tratta di una delle prime opere terminate della citata linea di finanziamento.

Di grande soddisfazione le parole della prima cittadina Fiore che parla di giornata storica «non solo perché abbiamo inaugurato una nuova struttura scolastica (moderna, sicura, accogliente), ma perché abbiamo compiuto un gesto concreto di fiducia, di speranza, di investimento nel futuro di Roccaspinalveti. In un tempo in cui i piccoli paesi come il nostro devono confrontarsi ogni giorno con lo spopolamento, la denatalità e l’attrazione dei grandi centri urbani, noi abbiamo scelto una strada diversa. Abbiamo scelto di restare, di costruire, di seminare futuro. Il vostro futuro».

Come detto, il nuovo polo è stato intitolato a Grazia Deledda: la scrittrice sarda è stata la prima donna italiana a ricevere il Premio Nobel per la Letteratura, nel 1926, «Una donna che, partendo da una terra forte e appartata come la Sardegna, è riuscita a far sentire la sua voce nel mondo intero. Una testimonianza che anche dai luoghi più piccoli possono nascere storie grandi».

«Con il taglio del nastro abbiamo voluto segnare un passaggio, aprendo simbolicamente una porta sul futuro: quello di un paese che non si arrende, che mette al centro la scuola, i bambini, le famiglie, la comunità – ha continuato la sindaca – Questo traguardo è il frutto del lavoro silenzioso, concreto e determinato di chi ha preferito agire anziché lamentarsi. Di chi ha creduto in questo progetto anche quando la domanda ricorrente era: “Ma non ci sono bambini, che senso ha costruire una scuola?” I bambini ci sono. Forse non sono tantissimi, ma ognuno di loro ha gli stessi diritti degli altri. E noi, come istituzioni, abbiamo il dovere di garantire loro spazi dignitosi, sicuri, moderni. Consegnamo alla comunità una struttura completamente nuova, demolita e ricostruita da zero, realizzata grazie ai fondi del Pnrr e quindi a costo zero per il bilancio comunale. Un’opera che affidiamo con fiducia alle mani premurose degli insegnanti, dei genitori e soprattutto dei nostri bambini».

Poi il messaggio ai rappresentanti di Governo e Regione: «Guardate ai piccoli paesi, guardate alle realtà come la nostra. Qui ci sono qualità della vita, senso di comunità, cura autentica, quella che spesso altrove si perde. Investire nella scuola delle aree interne non è un favore: è una scelta di giustizia, di visione, di equilibrio territoriale».

Nello stesso bando ha finanziato con ben cinque milioni di euro anche un nuovo polo scolastico a Gissi dove i lavori sono in dirittura di arrivo. Fondi dalla stessa linea di finanziamento sono stati assegnati anche a Fresagrandinaria, Pollutri e San Salvo.

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