Due stazioni, pochi posti auto: pendolari protestano. La proposta dei conducenti bus

La recinzione del cantiere restringe il piazzale e per i pendolari «la corsa non è a prendere il treno ma il posto per parcheggiare l’auto». Disagi a non finire alla stazione Vasto-San Salvo, dove i lavori di ammodernamento, cominciati prima della pandemia, sono ancora in corso.

«Tempi indicibili per terminare i lavori del parcheggio con tutti i disagi causati dallalimitazione degli stalli», racconta un viaggiatore. «Da ieri pomeriggio hanno aperto il lato destro. Si sono ridotti ulteriormente gli stalli a disposizione. È facile immaginare che anche a conclusione dei lavori a sinistra sarà la stessa cosa».

L’annosa carenza di parcheggi è strutturale, invece, alla stazione Porto di Vasto, utilizzata da centinaia di lavoratori e studenti diretti ogni giorno a Pescara: «La corsa non è a prendere il treno ma il posto per parcheggiare l’auto». Dal 2023 si parla di costruire un nuovo parcheggio a monte del costone retrostante e di collegarlo con un ponte in acciaio allo scalo ferroviario.

Ecco cosa hanno proposto, nei mesi scorsi, alcuni conducenti di mezzi pubblici per risolvere, almeno al di fuori della stagione estiva, il problema della riduzione dei posti auto a causa dei lavori in corso nello scalo di Vasto-San Salvo (servizio realizzato il 13 maggio 2025):

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