Via Madonna delle Grazie, collegamento piazza Arafat-lungomare, integrazione dei tratti isolati di via Pertini e via Stingi. Il Biciplan approvato ieri all’unanimità dal consiglio comunale di San Salvo pianifica i prossimi interventi per potenziare la rete ciclabile della città. Non solo nuovi percorsi, ma anche interventi collaterali a favore della mobilità sostenibile come istituzione di nuove zone 30, servizi dedicati, segnaletica,, bike sharing, maggiore diffusione delle rastrelliere in città, marketing.
Nonostante qualche scintilla tra i consiglieri di minoranza e maggioranza dopo l’esposizione del punto da parte di Nicola Di Ninni, l’assise civica ha condiviso l’importanza di interventi in questa direzione. La pianificazione individua lavori da svolgere a breve, medio e lungo termine.

La rete esistente misura 6,75 km complessivi e comprende anche i singolari casi di via Pertini e via Stingi: due monconi completamente isolati rispettivamente di 500 e 150 metri di lunghezza. Nel documento approvato sono definiti «brevi segmenti non protetti, frammentati e scollegati dal resto della rete». Il Biciplan prevede il potenziamento della rete con altri 3,4 km: via Madonna delle Grazie (400 metri), raccordo piazza Arafat-lungomare (1,3 km), raccordo via Madonna delle Grazie-via Sandro Pertini (1,4 km), via Rostagno-via Tobagi (0,3 km).
Via Madonna delle Grazie
Il primo intervento citato è quello che riguarda via Madonna delle Grazie inserito tra le opere a breve termine e già previste dal progetto di riqualificazione della strada finanziato con 400mila euro (lo stesso finito al centro della discussione per il previsto taglio degli alberi, LEGGI). Secondo il progetto – che coinvolge il tratto tra gli incroci con via Matteotti e via Fontana nuova – l’assetto viario manterrà la carreggiata a senso unico di marcia. Sarà invece ridotto il numero dei parcheggi a raso: da 35 si passerà a 25 posti per liberare spazio per le nuove infrastrutture dedicate alla mobilità sostenibile. La nuova pista di 400 metri sarà realizzata sul lato adiacente ai parcheggi, mentre sul lato opposto della carreggiata è prevista la riqualificazione del marciapiede.
«La scelta di ridurre i parcheggi a favore di una corsia ciclopedonale protetta – si legge nel documento – non rappresenta soltanto un miglioramento della sicurezza stradale, ma anche un passo concreto verso la riconversione dello spazio pubblico a favore di una mobilità più sostenibile, inclusiva e rispettosa dell’ambiente urbano».

Questo tratto quindi terminerà nelle vicinanze della rotatoria di via San Rocco: si creerebbe così la continuità con il citato segmento isolato di via Pertini che, con gli interventi futuri (medio-lungo termine) sulla stessa strada e in via Rostagno e via Tobagi, consentirebbe di collegarsi con la pista a pettine di via Grasceta per scendere al mare. Una soluzione che bypasserebbe la trafficata via San Rocco che almeno per ora non è inserita in interventi di potenziamento della rete.
Raccordo piazza Arafat-Lungomare Colombo
Altro intervento infrastrutturale previsto, inserito tra gli interventi a medio e lungo termine, è quello che mira a collegare piazza Arafat (dove oggi termina la pista ciclabile della marina) al lungomare. L’intenzione è integrare la Bike to Coast per formare un anello costiero. Oggi, però, manca una pista ciclabile sul lungomare considerato che la nuova passeggiata pedonale è vietata alle bici. In consiglio comunale, il vicesindaco Eugenio Spadano ha precisato che lì dovrà essere realizzato un tracciato parallelo al lungomare riqualificato; nel documento non se ne fa cenno, così come a percorsi simili nella parte più a nord che consentirebbe di chiudere un potenziale anello con via Paolucci.
Tale raccordo avrà una lunghezza complessiva di circa 1,3 km e sarà provvisto di colonnine per la ricarica delle e-bike, rastrelliere e box protetti antifurto per le bici.
Per questo tratto la giunta ha approvato un progetto di fattibilità da 460mila euro da candidare a finanziamento del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti insieme al Comune di Vasto (capofila) all’interno del protocollo d’intesa che i rispettivi sindaci hanno firmato qualche giorno fa (interventi di potenziamento della Ciclovia adriatica).

Gli altri interventi e le criticità irrisolte
Innanzitutto c’è la riqualificazione tratto di San Salvo Marina già esistente con adeguamento delle pavimentazioni, miglioramento della segnaletica e implementazione di dispositivi di protezione per ciclisti e pedoni. Previste anche la realizzazione di percorsi-vita per lo sport all’aperto e l’installazione di aree attrezzate lungo l’intero itinerario, complete di arredi urbani, punti di sosta, fontanelle e spazi ombreggiati.
Per quanto riguarda via Stingi si cita il potenziamento della rete ciclabile di quartiere.

Tra le principali criticità irrisolte resta la pericolosa interruzione in via Grasceta in corrispondenza del viadotto sull’A14 che costringe i ciclisti a scendere in strada. Qui, da vari piani triennali delle opere pubbliche, è inserito un intervento da 1 milione di euro, ma l’ostacolo principale sembra essere l’interlocuzione con Autostrade per l’Italia.
Altro tema è quello dell’attraversamento della Statale 16, al termine di via Grasceta, dove si sono verificati numerosi investimenti anche mortali. Il Comune, tramite concorso di idee, ha individuato la soluzione di un ponte – definito «opera monumentale» da Spadano in consiglio comunale – per scavalcare la strada. Per questa infrastruttura il Comune deve trovare le risorse economiche: lo ha candidato insieme alla nuova tribuna scoperta del “Bucci” (importo complessivo 5.840.812 euro) al bando pubblico della presidenza del Consiglio dei ministri per i Piani di sviluppo per la rigenerazione di aree o beni dismessi o in disuso.
