Confindustria plaude al giudizio positivo del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica riguardante il progetto di estrazione gas nel Comune di Bomba dove «c’è il più grande giacimento di gas onshore non ancora sfruttato in Italia».
L’amministratore delegato della LNEnergy (società proponente), Mark Frascogna, ha firmato un protocollo d’intesa con l’associazione degli industriali che punta a definire, una volta completato l’iter autorizzativo, le condizioni tecniche ed economiche per la fornitura di gas naturale liquefatto: «Si gettano le basi per accordi concreti che permetteranno alle imprese del territorio di accedere a un combustibile pulito, sicuro e sostenibile, in linea con le normative vigenti».

Le forniture, come spiegato da Confindustria, saranno destinate in via prioritaria alle imprese energivore già insediate o in fase di insediamento nel nucleo industriale della Val di Sangro e, in via ulteriormente preferenziale, tra queste a quelle associate a Confindustria Abruzzo Medio Adriatico.
Lorenzo Dattoli, presidente di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico parla di «svolta per il nostro territorio. Il progetto è stato valutato con attenzione e ha superato tutti i criteri ambientali previsti dalla normativa. È una risposta concreta alla necessità di coniugare sviluppo industriale e tutela ambientale. Abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa con LN Energy perché lo sviluppo del giacimento avverrà nel rispetto del territorio e delle comunità locali. L’obiettivo è chiaro: ridurre le emissioni, rafforzare la sicurezza energetica e mettere a disposizione delle imprese della Val di Sangro un combustibile pulito per la mobilità e la produzione».
Il progetto è inserito nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima 2030 e, ora, dovrà ottenere il decreto finale di compatibilità ambientale e il rilascio della concessione.