A distanza 12 mesi esatti, rilevata nuovamente l’alga tossica a Punta Aderci e Vignola, sulla costa settentrionale di Vasto. Un «Avviso di segnalazione stato di allerta» è stato firmato ieri dal sindaco, Francesco Menna. A differenza di quanto disposto il 5 settembre di un anno fa, stavolta non è scattato il divieto di balneazione.

L’Arpa, distretto provinciale di Pescara, ha analizzato i campioni prelevati nei punti di prelievo denominati 200 metri sud Punta Vignola, 800 metri sud Fosso Lebba e Punta Aderci foce Fosso Apricino «valori dell’alga tossica Ostreopsis ovata compresi tra 30000 e 100000 cellule/litro e condizioni meteo-marine sfavorevoli a formazione di aerosol a spruzzi». Di conseguenza «la normativa vigente prevede», si legge nel documento, «l’attivazione della fase di allerta del piano di sorveglianza sanitaria a tutta l’acqua e le spiagge di pertinenza dei tratti di costa interessati alla presenza dell’alga».
L’avviso informa la cittadinanza che «l’Ostreopsis ovata è un’alga microscopica unicellulare proveniente dai mari tropicali, arrivata in Italia per la prima volta nel 2005». Si può notare ad occhio nudo a causa della «formazione sott’acqua di una pellicola brunastra (fiocchi e/o filamenti) di consistenza gelatinosa in sospensione». «In superficie tali aggregati possono talvolta presentarsi sotto forma di schiume di colore bruno-rossiccio».
Il rischio è che «durante la fioritura, si possono verificare disturbi respiratori e irritazioni oculari e cutanee sia per esposizione ad aerosol (in condizioni di forte vento dal mare o di moto ondoso forte) contenente l’alga o i suoi frammenti, che per contatto diretto con le acque di balneazione; in ogni caso – precisa il documento – i disturbi sono a bassa incidenza e reversibili entro poche ore».
