Torna l’acqua in 41 comuni. Sasi: «Riparata la condotta principale, era rotta in due punti»

L’acqua sta tornando a sgorgare dai rubinetti. Riparata la condotta principale a Fara San Martino, il flusso idrico sta tornando gradualmente alla normalità nei 41 comuni della provincia di Chieti che da ieri erano in emergenza.

«Le operazioni di riempimento dei serbatoi sono iniziate alle 23.30 della serata del 3 agosto dopo che si era concluso, alle 20.00, l’intervento di saldatura sulla condotta principale del Verde rotta in due punti. Per gli operai e tecnici», si legge in una nota della Sasi spa, «è stato un lavoro complesso, non privo di difficoltà. Superate grazie all’impegno incessante di cinque squadre che hanno lavorato con l’obiettivo di rispettare il programma stabilito per evitare disagi ulteriori alle migliaia di utenti rimasti da ieri alle 12 senza acqua. Un’operazione complicata, che non ha conosciuto soste, testimoniata anche da foto che raccontano più delle parole l’intervento effettuato, la profondità dello scavo ed altre specifiche azioni necessarie alla riparazione urgente della condotta», spiega l’ufficio stampa della società che gestisce il servizio idrico in 87 dei 1014 comuni della provincia di Chieti.

«Il crono programma è stato rispettato – puntualizza il direttore dell’area tecnica della Sasi Pio D’Ippolito – e ultimata la saldatura della doppia rottura, si è dato il via alle operazioni, di riempimento dei serbatoi e di ripristino graduale della fornitura, con il positivo risultato che sono già tanti i Comuni che hanno riavuto l’acqua, quasi tutti i centri del Vastese, Ortona e buona parte del territorio limitrofo e anche alcune zone di Lanciano. Non possiamo dare orari precisi perché l’acqua non torna contemporaneamente in tutti i 41 Comuni, e pure nello stesso paese, come è accaduto altre volte, si possono verificare orari diversi. L’importante è che la maggior parte degli utenti può disporre del servizio, altri dovranno ancora pazientare, ma si sta tornando alla normalità».

Due giorni o quasi senza acqua hanno messo a dura prova i tanti cittadini costretti a far fronte a una condizione di difficoltà che ha suscitato prevedibili proteste. «Siamo consapevoli dei problemi affrontati in questi giorni, ma si è trattato di un intervento particolarmente complesso che ha richiesto un grande lavoro – sottolinea il presidente della Sasi Nicola Scaricaciottoli – portato avanti con serietà e competenza. Purtroppo quando si verificano queste situazioni i disagi sono inevitabili, noi cerchiamo di contenerli e ridurli, ma bisogna fare i conti con un iter che richiede tempi precisi. Comprendo anche le reazioni e tengo a ribadire che soprattutto in questi casi le operazioni vengono effettuate con diligenza, tenendo ben presente i problemi dei cittadini. Il programma è stato rispettato, riuscendo a ripristinare il servizio in anticipo sui tempi previsti. Intanto mi preme ricordare che abbiamo anche realizzato il collegamento della cosiddetta terza canna, Fara San Martino, Casoli, Scerni, progetto finanziato dal Pnrr che porterà notevoli benefici in merito alla disponibilità della risorsa idrica».

E in merito alla polemica sollevata da quanti a Lanciano si sono ritrovati ieri mattina senz’acqua, pur non stando nell’elenco delle chiusure notturne programmate, D’Ippolito spiega che «la decisione di chiudere per alcune ore è stata necessaria per evitare problemi maggiori, ovvero lasciare tutta la città ed altri centri senza acqua da ieri mattina. Bisognava riequilibrare il sistema perché c’è stato un abbassamento della portata e conseguente calo di pressione. Una situazione fortemente critica – ha concluso – che poteva essere contenuta solo chiudendo tempestivamente e in questo caso era difficile avvisare in tempo. La priorità era quella di evitare danni ulteriori».

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