La Cupello Ambiente ha presentato al comitato Via della Regione la richiesta di aumento della volumetria della terza vasca attualmente in esaurimento. La società gestisce da circa dieci anni l’invaso che è a servizio del polo impiantistico dell’azienda speciale consortile Civeta (proprietaria della discarica). Nella documentazione redatta dagli ingegneri Maurizio Bonassisa (Cupello Ambiente) e Luigi Sammartino (Civeta), si chiede un aumento del 15% da raggiungere grazie al rimodellamento del profilo di chiusura e al recupero di volumetria.

Ciò significa che l’incremento chiesto non comporta ulteriori scavi, ma si otterrà con un differente profilo di chiusura della vasca. Questa, inaugurata nel settembre del 2016, ha una volumetria di 450mila metri cubi con otto anni di autonomia previsti nel contratto di concessione stipulato all’epoca. Nell’ottobre del 2024, in occasione di una conferenza stampa a Vasto, Sammartino (direttore tecnico) stimava in 180 metri cubi la capienza residua.
Cupello Ambiente e Civeta, quindi, intendono avviare per tempo l’iter per garantire alla discarica ulteriori anni di vita. L’aumento del 15% della volumetria già autorizzata è già previsto nella pianificazione regionale vigente, per questo è stato presentato come modifica non sostanziale.
Nel progetto presentato il 31 luglio scorso, si legge che «con l’attivazione della riserva volumetrica del 15% il concedente Civeta avrà oggettivi vantaggi e la certezza di poter allungare i tempi di conferimento in discarica, con sollievo e beneficio in termini economici e operativi».
L’incremento volumetrico – che se autorizzato porterebbe la quota complessiva a 517.500 mc – non prevede né modifiche strutturali (stando ai documenti, non saranno necessarie modifiche al sistema di impermeabilizzazione e a quello di captazione del biogas) né variazione dei processi operativi.

Il piano industriale del Civeta, oltre a prevedere lo sfruttamento della quota aggiuntiva del 15%, punta alla realizzazione, in futuro, di una quarta vasca più piccola: 227mila metri cubi «a servizio degli impianti, che resterà pubblica, quindi gestita direttamente dal Civeta». Nella citata conferenza stampa è stato sottolineato che «l’obiettivo è di ridurre le quantità di rifiuto da avviare in discarica». Per farlo si punta anche sui progetti finanziati dal Pnrr riguardo ai quali il 2026 sarà decisivo.