Stellantis, Urso rassicura: «In Italia né chiusure, né licenziamenti. Ripresa dal prossimo anno»

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, prova la carta della rassicurazione su Stellantis. La ripresa del lavoro dopo le ferie estive non è stata tra le più incoraggianti. Ad Atessa, ad esempio, si è registrata un’adesione di massa alle uscite volontarie (oltre 600, ma solo 402 saranno accordate), mentre nella vicina Termoli da oggi partono i contratti di solidarietà per oltre 1.800 dipendenti dell’ex Fiat.

Uno dei furgoni elettrici prodotti ad Atessa

«Stellantis terrà aperti tutti i siti italiani – ha detto Urso in un’intervista al Giornale – In Italia, anche grazie all’intesa raggiunta al Tavolo, Stellantis, prevale una gestione responsabile, condivisa con i sindacati e senza licenziamenti. L’intesa al Tavolo Stellantis prevede investimenti di 2 miliardi nel 2025 e contratti per 6 miliardi alla componentistica italiana, con la prospettiva di una graduale ripresa produttiva a partire dal prossimo anno. Stiamo monitorando che ciò avvenga nei tempi prestabiliti».
Nelle prossime settimane ci dovrebbe essere un nuovo incontro tra il Ministro e l’amministratore delegato Antonio Filosa, e, a ottobre, una nuova riunione del tavolo automotive.

Adolfo Urso

Le perplessità sul futuro della multinazionale non sono dovute solo agli affanni dei singoli stabilimenti itailani (lontani dall’obiettivo del milione di veicoli all’anno indicato dall’ex Ceo Carlos Tavares), ma sono legate anche al via ai lavori di ampliamento dello stabilimento di Kenitra, in Marocco. Qui saranno investiti 1,2 miliardi di euro per la produzione di nuovi modelli, alcuni dei quali dall’Europa. La produzione, si stima, passerà da 200mila a 535mila auto all’anno con l’assunzione di 3.100 persone.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *