Insegnò a guidare a migliaia di ragazzi. Ciao Luigi Perchinunno, cuore gentile e passione per i motori

La passione per il volante ha accompagnato tutta la sua vita. Che fossero le gare a bordo della sua Ferrari o le lezioni di guida, Luigi Perchinunno l’amore per l’automobile ce l’aveva nel sangue. Ci ha lasciato stanotte a 72 anni.

Luigi Perchinunno

La storica scuola guida Il semaforo verde l’aveva fondata papà Mario che, con la sua bonomia, impartiva le lezioni teoriche condendole con quell’innata ironia che potesse aiutare i ragazzi a memorizzare divieti, precedenze e le parti più ostiche del codice della strada. Insieme, padre e figlio, hanno seguito passo passo migliaia di ragazzi nel percorso verso la patente.

Luigi Perchinunno con la sua Ferrari da competizione

La passione per i motori è stata, per Luigi, anche sinonimo di sport, prima nel binomio vincente con la Delverde del suo fondatore, Michele Lillino Baccelli, poi nell’autonomo ritorno alle gare nel 2011 con la sua Ferrari F430 GT CUP nella classe Gran turismo. Campione sui circuiti e campione di generosità, Perchinunno aveva l’animo gentile. Una vita vissuta con i giusti ritmi, nella consapevolezza di quando fosse il caso di premere sull’acceleratore e quando rallentare per godersi la compagnia dell’amata moglie, Sabina, che lo ha accompagnato anche in questo ultimo tratto di vita, i cinque mesi in cui Luigi ha affrontato la malattia che lo ha sottratto all’affetto dei suoi cari e delle tantissime persone che lo conoscevano e non smetteranno di apprezzarlo e ricordarlo. Domani, alle 15, le esequie nella chiesa di Santa Maria del Sabato Santo. Alla sorella Giorgia, alla moglie Sabina, alla figlia Mariolina, e a tutti i parenti le sentite condoglianze della redazione di Chiaro Quotidiano.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *