La mole di integrazioni chieste della Regione fanno slittare i tempi del repowering dell’impianto eolico di Fraine. La Edison, a fine luglio, ha chiesto al comitato Via una sospensione dei termini per la presentazione della documentazione integrativa per un periodo di sei mesi.
La società ha presentato, nel marzo di quest’anno, il progetto per ridurre gli impianti presenti nel piccolo comune dell’Alto Vastese e, al contempo, aumentare la potenza complessiva grazie all’installazione di torri eoliche più performanti. Il numero di torri passerebbe, una volta approvato e realizzato il progetto, da 15 a 5, mentre la potenza complessiva aumenterebbe dagli attuali 9 MW a 22,5 MW grazie ad aerogeneratori da 4,5 MW l’uno.
Il 10 luglio scorso, il progetto è stato discusso nel comitato Via che si è espresso con un rinvio e quindici richieste di integrazioni che tra i vari aspetti prendono in esame anche la compatibilità degli interventi con la vegetazione e le aree boschive.
La multinazionale milanese, quindi, chiede sei mesi di sospensione dell’iter perché «le richieste meritano un grado di approfondimento e un’analisi documentale che non consentirebbe di predisporre le opportune integrazioni nelle tempistiche indicate; le indagini, propedeutiche all’elaborazione della documentazione integrativa richiesta, sono contraddistinte da una particolare complessità tecnica; al fine di meglio dettagliare gli studi specialistici richiesti, la società ha inoltre provveduto ad attivare apposite verifiche in sito, tutt’ora in corso, che comportano la necessità di elaborare i dati raccolti; il tardivo riscontro riguardo le verifiche di cui sopra comporterebbe di conseguenza l’impossibilità di ottemperare alla richiesta di integrazione documentale per causa non imputabile alla scrivente società».