
Un passaggio pedonale rialzato, un attraversamento pedonale luminoso, la riattivazione della pubblica illuminazione e la messa in sicurezza del marciapiede. Sono gli interventi che la sindaca di San Salvo, Emanuela De Nicolis, chiede all’Anas sul tratto sansalvese della statale 16 dopo la tragica morte di un pedone a fine luglio e la protesta dei residenti.
In una lettera indirizzata capo centro di Anas, Enzo Di Vittorio, ai responsabili dell’area gestione rete, Marco Bosio, e della struttura territoriale, Antonio Marasco, De Nicolis ricorda che, «nel pieno rispetto del principio di collaborazione istituzionale tra enti, negli anni ci sono stati interventi manutentivi tesi al miglioramento della sicurezza stradale, in parte anche cofinanziati dal Comune di San Salvo (come le rotatorie ai Km 522+390 e Km 524+570)» e che «è stata richiesta l’installazione di ulteriori pali di illuminazione intelligente sugli attraversamenti pedonali, per migliorarne l’efficienza e la sicurezza. A tale richiesta, Anas ha risposto», prosegue la missiva, «ponendo onerose prescrizioni relative all’installazione di barriere di sicurezza, a tutt’oggi non realizzate (non potendo porsi l’intero onere finanziario a carico del Comune richiedente) e pertanto si precisa che la manutenzione e competenza del tratto, in assenza di apposite convenzioni, rimane come per legge a carico dell’ente gestore».
La prima cittadina ribadisce «l’importanza della realizzazione della variante alla SS16 al fine di dirottare il traffico veicolare pesante e garantire la messa in sicurezza del tratto esistente fortemente antropizzato».
In quel tratto il 29 luglio è morto un 86enne, originario di Capracotta (Isernia) e residente a Bressanone (Bolzano), investito mentre attraversava.
I residenti, stanchi di dover rischiare la vita ogni volta che devono attraversare, avevano protestato. Poi erano stati ricevuti in municipio.