Due assessori in più per Marsilio. Dopo il via libera del Senato, mercoledì scorso la Camera ha approvato la proposta di legge dei capigruppo di maggioranza (Lucio Malan di Fdi, Massimiliano Romeo della Lega, Maurizio Gasparri di Forza Italia e Michela Biancofiore di Noi Moderati) che permette alle Regioni «con popolazione fino a un milione di abitanti sia nelle regioni con popolazione fino a due milioni di abitanti» la nomina di ulteriori due (massimo) unità. Questo si traduce nella possibilità – la norma non è obbligatoria – per Marco Marsilio e per i presidenti di Basilicata, Calabria, Friuli Venezia-Giulia, Liguria, Marche, Sardegna, Molise, Trentino Alto-Adige, Umbria e Valle d’Aosta di incrementare il numero dei componenti della giunta; nel caso dell’Abruzzo, si passerebbe dagli attuali 6 a 8 assessori.

Per la nomina di nuovi assessori si procederà alla surroga considerato che il numero dei consiglieri dovrà restare lo stesso. Prima di procedere a rimpolpare l’attuale giunta, si dovrà attendere la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del testo, poi partirà l’iter regionale che prevede la modifica dell’attuale statuto regionale che dovrà poi essere votato in consiglio. Si tratta di un procedimento non breve che richiederà almeno sei mesi.
Per quanto riguarda i costi, la norma prevede l’invarianza di spesa: assessori e consiglieri contribuiranno a coprire i nuovi compensi.

L’attuale giunta è composta da Emanuele Imprudente, Umberto D’Annuntiis, Mario Quaglieri, Tiziana Magnacca, Roberto Santangelo e Nicoletta Verì. Considerati i tempi lunghi, è difficile prevedere se Marsilio si avvarrà della nuova norma e gli eventuali criteri che userà per l’individuazione dei due assessori aggiuntivi. La legge approvata qualche giorno fa apre nuovi scenari che potrebbero riguardare anche il Vastese. Un esempio su tutti: se in quota FdI dovesse tornare assessore Nicola Campitelli, in consiglio entrerebbe la casalese Carla Zinni.