Una trentina di interventi della Croce Rossa, la maggior parte per eccesso di alcol. E poi il soccorso a persone cadute, per una delle quali è stato necessario il trasporto in ospedale. Non sono state poche nemmeno le ferite e le contusioni, causate, in una circostanza, da un violento litigio. Due persone, colpite da ansia e attacchi di panico tra la folla, sono dovute ricorrere al supporto psicologico. Un giovane, medicato dai sanitari, ha riferito di essere stato colpito da una bottigliata. Questo è il bollettino sanitario della Notte Rosa di Vasto Marina. Forze dell’ordine impegnate dal pomeriggio fino all’alba. Dal presidio di piazza Rodi, poliziotti, carabinieri, finanzieri e agenti municipali hanno garantito la loro presenza e i necessari interventi.

Il bilancio sanitario: 30 interventi
«È stata una nottata impegnativa – racconta Enzo Mucci, presidente del comitato di Vasto della Cri. «Siamo stati presenti con 35 addetti, suddivisi in tre equipaggi con tre ambulanze dislocate in tre punti della riviera: l’area del Monumento alla Bagnante, piazza Rodi e l’ex sede della Medicina turistica. Abbiamo allestito una postazione medica e operato anche con squadre a piedi. Un ponte radio ci ha consentito di mantenere costantemente in contatto le varie unità operative. Il picco delle criticità, in questi casi, si registra tra le 2 e le 5, infatti attorno alle 3 avevamo tutte le ambulanze in ospedale. Abbiamo eseguito una trentina di interventi. Nella maggior parte dei casi, abbiamo soccorso persone che accusavano malori dovuti all’eccesso di alcol». Una quindicina le ospedalizzazioni, dieci delle quali causate da comi etilici LEGGI. «Abbiamo soccorso persone che erano cadute, tra cui una donna con una caviglia slogata e una ragazza che aveva dolori alla testa e alla schiena, quindi l’abbiamo trasportata al Pronto soccorso. Altre persone sono state medicate perché hanno riportato ferite causate da bottiglie. Quest’anno, sulla scorta dell’esperienza acquisita nelle passate edizioni dell’evento, abbiamo deciso di farci coadiuvare da una psicologa, la dottoressa Alessia Cardellini, che ha gestito sul posto due casi di attacchi di panico. Il nostro lavoro è iniziato alle 19 col montaggio della postazione. Attorno alle 22 eravamo pienamente operativi e siamo rimasti in servizio fino alle 5,30. Il lavoro compiuto è frutto di una lunga pianificazione iniziata a maggio, ma anche dell’esperienza acquisita in diversi anni di attività. Ogni anno aggiungiamo un tassello in più alla nostra struttura allo scopo di migliorare il servizio».
