La condanna per condotta antisindacale fa scricchiolare la poltrona di Thomas Schael. La notizia è riportata da testate nazionali quali La Stampa e la Repubblica. Per cinque anni direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, il manager tedesco è, dal 1° marzo 2025, commissario della Casa della salute di Torino, polo sanitario con 12mila dipendenti che comprende ospedali d’eccellenza come Le Molinette e il Regina Margherita.

Nell’affidargli l’incarico, la giunta regionale del Piemonte aveva individuato l’obiettivo di «armonizzare i rapporti all’interno dell’azienda», come indicato dall’assessore alla Sanità, Federico Riboldi. Ma alcuni provvedimenti del commissario erano andati di traverso al Cimo, sindacato dei medici, che aveva presentato ricorso al tribunale del lavoro.
Il 4 agosto la giudice Sara Cirvilleri ha condannato l’azienda per condotta antisindacale in materia di overbooking e libera professione. L’organizzazione sindacale di categoria parla di «vittoria netta e inequivocabile, che ristabilisce il valore della trasparenza, della legalità e del rispetto dei diritti sindacali». Dal canto suo, fin dalle prime dichiarazioni pubbliche, Schael non aveva nascosto l’intenzione di portare equilibrio nei bilanci e rigore nella gestione nella Casa della salute dopo le vicende giudiziarie relative alle precedenti gestioni. Indagini che hanno portato la procura a chiedere ad aprile il rinvio a giudizio di 16 persone.
Il linguaggio diretto e senza giri di parole nelle esternazioni e il malcontento del personale avrebbero – secondo quanto pubblicato dalle edizioni online dei quotidiani nazionali – incrinato i rapporti con la giunta regionale, in cui sarebbe in corso una riflessione sulla prosecuzione del rapporto con il manager, che ieri ha incontrato l’assessore. Dall’insediamento di Schael sono trascorsi poco più di cinque mesi.