“Briganti”: a Furci il 9 agosto torna la rievocazione storica

Torna l’appuntamento con Briganti, la rievocazione storica di Furci, che lo scorso anno ha vissuto con successo la prima edizione. La seconda è in programma il 9 agosto.

L’edizione 2024 di Briganti

«L’iniziativa si inserisce nel percorso di valorizzazione storica e culturale del territorio, con particolare riferimento al fenomeno del brigantaggio postunitario e alla figura di Giuseppe Pomponio, capo dell’omonima banda di banditi». Lo annuncia la sezione di Furci dell’Archeoclub d’Italia che, fopo il successo della prima edizione, quest’anno «ha deciso di realizzare un evento ancora più articolato. Si tratta di un vero e proprio esperimento di teatro popolare per il quale abbiamo lavorato tutto l’inverno: sono stati scritti i testi delle diverse scene, composte tre canzoni originali, selezionati gli attori, le attrici e le comparse tra i soci dell’Archeoclub e i cittadini di Furci, reperite attrezzature, scenografie e costumi, infine realizzato un balletto in collaborazione con una coreografa. Il percorso dello spettacolo si svolgerà all’interno del borgo antico di Furci che farà da quinta naturale alle diverse scene. Il pubblico sarà diviso in gruppi di numero variabile a seconda dei partecipanti all’evento, che verranno condotti presso i diversi palchi naturali di rappresentazione».

«A corollario dell’evento, nella piazza limitrofa e sempre a cura dei volontari dell’Archeoclub, ci saranno stand gastronomici dove si potranno reperire cibi e bevande per ingannare l’attesa del proprio turno di partecipazione. Ogni spettacolo durerà circa un’ora e si prevedono almeno quattro repliche. Oltre alla valenza culturale l’evento servirà a finanziare ricerche ed altre iniziative dell’Associazione. Durante l’anno, infatti, l’Archeoclub – sede di Furci – si è impegnato in un’approfondita ricerca storica sul fenomeno del brigantaggio e, in particolare, sulla banda soprannominata Pomponio-D’Alena, operante nel territorio. Questo lavoro di studio e documentazione ha costituito la base per la scrittura dello spettacolo, contribuendo a restituire al pubblico una narrazione fedele e coinvolgente di fatti e personaggi che hanno segnato la storia locale».

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