Presentata stamattina in Senato la cinquantesima edizione della Festa del ritorno. Nella sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama a Roma stamani la conferenza stampa con i senatori Etelwardo Sigismondi e Francesco Giacobbe, l’assessore alla Cultura e al Turismo, Nicola Della Gatta, il presidente dell’associazione Pro Emigranti Abruzzesi, Gianni Petroro, e il consigliere comunale Antonio Monteodorisio. L’evento si svolgerà il 3 agosto 2025, dalle 20:45, all’Arena Ennio Morricone. Dopo la cerimonia di consegna del Premio Silvio Petroro al generale di corpo d’armata Nicola Massimo Masciulli (capo dell’ufficio legislativo del Ministero della Difesa), è prevista l’esibizione della banda musicale dell’Arma dei Carabinieri. Ospite dell’appuntamento Peppe Iodice. Presenta Paola Cerella con l’intervento di Alfredo Primante (giornalista Rai). Ingresso libero.

«Cinquant’anni – dichiara il Menna in merito alla conferenza stampa svoltasi su iniziativa di Sigismondi – di un percorso straordinario che ha saputo mettere in luce un valore eterno e potente come la solidarietà. Questa festa è il racconto di chi partendo verso nuovi luoghi nel mondo ha costruito storie ricche di significato, successo e bellezza, contribuendo a promuovere le nostre radici, che si distinguono per creatività, cuore e determinazione».
«Sono particolarmente felice – ha esordito Sigismondi – di presentare la cinquantesima festa del ritorno di Vasto, perché è un evento che ha accompagnato tutta la mia vita, essendo io vastese ed avendo cinquanta anni. È una festa che ha un grande valore, simbolico, sociale, affettivo. Ma è anche un messaggio per i più giovani, perché costituisce il filo indissolubile tra la nostra terra e chi è stato costretto ad abbandonarla per lavoro ma che, nonostante la lontananza, mantiene radici salde con le nostre tradizioni e il nostro territorio».
«Al centro di questa celebrazione – ha detto Petroro – ci sono le donne e gli uomini che, con la valigia in mano e il cuore colmo di sogni, hanno lasciato la propria terra in cerca di un futuro migliore portando con sé la lingua, le tradizioni, i sapori di casa, ma soprattutto l’inconfondibile spirito abruzzese: tenace, generoso, ospitale. Questo premio vuole essere la consacrazione moderna del “ritorno” ovvero della “restituzione”, che transita attraverso la spendita del talento, proprio come un richiamo, quasi evangelico, a investire su noi stessi, non per noi, ma per traguardare una missione che viene anche dalla forza del luogo dove siamo nati».
Giacobbe sottolinea che l’evento «ci aiuta a riscoprire il meglio di noi stessi e a riconoscere quanto costruito dai nostri cari all’estero, il cui amore per l’Italia non si è mai spento. Un’iniziativa che auspico possa continuare nel tempo. Tre sono le parole chiave che voglio sottolineare oggi: memoria come bagaglio di esperienze e legami, identità che supera i confini nazionali e futuro».
«Custodire questa memoria e farla vivere – commenta Della Gatta – è parte dell’eredità preziosa che Silvio Petroro, uomo di visione, ha lasciato a tutti noi. Con questa festa, e con l’impegno quotidiano di ciascuno di noi, dobbiamo cercare di mantenere vivi i legami tra le generazioni, tra chi è rimasto e chi se n’è andato, tra passato e futuro».