L’emozione di esibirsi davanti a oltre 20mila persone. Numeri importanti per la terza edizione della Notte dei Serpenti, la kermesse musicale ideata Enrico Melozzi, tenutasi a Pescare il 20 luglio, che ha visto la partecipazione di 71 giovani donne nel coro: una scelta, come spiegato dallo stesso Maestro, per celebrare la centralità della figura femminile in Abruzzo.

Diverse le presenze anche dal Vastese di giovani artiste nella formazione selezionata da Melozzi, tra loro Lorenza Carmen Battista di Lentella, Benedetta Caluori di Vasto e Martina Tartaglia di Pollutri. Un percorso, quello conclusosi con il grande evento di domenica scorsa allo Stadio del mare di Pescara, iniziato già l’anno scorso con le selezioni e proseguito con intensi giorni di prove nel teatro comunale di Atri, scelto come quartiere generale da Melozzi.
Per le giovani coriste un’importante esperienza e un primo approccio con il grande pubblico e anche l’occasione di vedere da vicino artisti di caratura nazionale – Riccardo Cocciante, Paola Turci, Filippo Graziani, Rocco Hunt – e partecipare in alcuni loro brani.
Esperienza ed emozioni raccontateci da Lorenza Carmen, nell’intervista che segue. 22 anni, la giovane lentellese ha da poco conseguito la laurea in Canto Pop-Rock al Conservatorio “Luisa D’Annunzio” del capoluogo adriatico dove sta proseguendo gli studi e il 10 agosto prenderà parte a Vasto al Festival Dal Basso in programma alla villa comunale.


Come è iniziato questo percorso di preparazione alla serata del 20 luglio? Come è avvenuta la scelta per il coro diretto da Enrico Melozzi?
Il tutto è iniziato con una call aperta che cercava nuove voci per il coro. Per partecipare alla selezione bisognava inviare il video in cui si cantava una canzone della tradizione abruzzese (io ho scelto Vola vola vola) e rispondere ad alcune domande. A fine ottobre 2024, è arrivata la mail con la quale mi hanno comunicato di essere stata selezionata. Ricordo ancora la felicità che ho provato leggendo quella mail perché immaginavo sarebbe stato un momento di importante crescita.
Prima dell’evento principale c’è stata una lunga sessione di prove ad Atri durante le quali hai avuto modo di conoscere tante giovani come te, com’è stato condividere con loro questo cammino?
Il 15 giugno, c’è stato un primo incontro di presentazione del coro e successivamente dal 7 al 17 luglio sono rimasta a dormire ad Atri per le prove. Alcune persone le conoscevo già, perché amiche del Conservatorio, è stata un’occasione di consolidare il nostro rapporto, mentre altre le ho conosciute giorno dopo giorno. Penso che queste giornate siano state parte fondamentale perché ci siamo raccontate, abbiamo condiviso la stessa esperienza e ci siamo aiutate a vicenda, senza mai giudicarci.

Sempre riguardo le prove, sono state anch’esse uno spettacolo vero e proprio con tanti spettatori presenti in teatro, è stata anche l’occasione per amici e parenti per assistere da vicino, un’emozione anche quella?
È stata per me una novità anche questa, perché non è semplice restare concentrate quando ci sono centinaia di persone che sono lì per vedere ed ascoltare in un momento che è di prova e di studio per il concerto che sarà, ma di certo aiuta a crescere anche questo. Poi, vedere i propri amici e familiari lì, può solo che renderti felice.

Personaggio ormai noto da tempo al grande pubblico, Melozzi, da “vicino”, com’è?
È una persona piena di energia e che crede e lavora per raggiungere i suoi obiettivi. Durante quei giorni ad Atri, al di là delle prove, più volte ha passato del tempo insieme a noi ed è sempre stato disponibile a qualsiasi confronto e per un consiglio.
Come racconteresti le tue/vostre emozioni man mano che si avvicinava la serata dell’evento?
Sono stati giorni intensi e pieni di emozioni. Dal condividere la casa con altre ragazze, ai giorni di prova passati nel teatro, alle uscite serali, alle chiaccherate sul balconcino; ogni giorno ci ha legate sempre di più e ci ha permesso di crescere artisticamente insieme. L’attesa cresceva di giorno in giorno, insieme alla curiosità di come sarebbe stato cantare su quel palco; è stato un percorso graduale che poi ci ha portato al 20 luglio.

Finalmente, il 20 luglio l’attesa serata, com’è stato salire sul palco davanti a così tante persone? A settembre, poi, ci sarà la messa in onda in prima serata sulla Rai, può essere un modo per valorizzare voi giovani artisti locali?
È stata una delle cose più belle della mia vita. Cantare su un palco del genere, ascoltare gli artisti così da vicino, vedere così tante persone cantare e ballare e percepire tutta la loro energia… sono dei ricordi che custodirò per sempre nel mio cuore.
Penso sia un modo per far comprendere che anche noi giovani ci siamo e siamo legati alla bellezza della nostra tradizione.


È stata anche l’occasione per vedere all’opera da vicino alcuni artisti di caratura nazionale, quale ti ha colpito di più e perché?
Ogni artista mi ha lasciato un’emozione diversa, ma Riccardo Cocciante, già dalle prove della sera prima ha suscitato in me emozioni particolarmente forti. Quando si è messo al piano, ha creato un momento così magico e intimo che ha permesso di connettermi maggiormente alle parole che cantava e oggi sono grata per aver avuto l’opportunità di ascoltarlo da così vicino e di cantare insieme al coro in due suoi brani.

In definitiva che esperienza è stata partecipare al coro della terza edizione della Notte dei serpenti e quali ricordi porterai con maggior piacere con te?
È stato molto intenso e di crescita personale e artistica, tanto che porterò con me ogni persona incontrata e ogni consiglio ricevuto nelle mie esperienze future. Ringrazio anche la Maestra di coro Letizia Scaringella per avermi trasmesso tranquillità e passione durante tutto il periodo.


Cosa pensi e auspichi possa diventare la Notte dei Serpenti per l’Abruzzo e, magari, per la tutta la costa adriatica?
Spero possa diventare ancora di più un punto d’incontro tra le vecchie e le nuove generazioni e che vengano organizzati sempre di più eventi del genere per valorizzare la nostra bellissima terra. Non solo nelle grandi città ma anche nelle piccole realtà, così come sta facendo il mio paese, Lentella, con il Totem Festival che si terrà fra pochi giorni e così come tanti altri festival che stanno nascendo nelle nostre zone. Penso che qualcosa si stia muovendo e verso la giusta direzione.


I tuoi progetti futuri?
Dopo questa esperienza, che mi ha permesso di approfondire un altro ramo del mondo della musica, voglio cercare di capire dove mi porterà il percorso musicale intrapreso e vivermi tutte le opportunità che mi fanno bene e che mi aiuteranno a crescere. Per un prossimo appuntamento insieme, ci vedremo il 10 agosto a Vasto per il Festival Dal Basso.
