Arriva a stretto giro la replica alle richieste del comitato Terre di Punta Aderci sull’eliminazione del doppio senso di marcia per i mezzi pesanti in via Osca (Sp 171). A rispondere, per conto dell’Agenzia Marittima Vastese, è Pietro Marino che parla di «nuova puntata di ripetute questioni, più volte ribadite e respinte, perché inconsistenti».
Anche l’Agenzia ha inviato una nota alla Provincia dissentendo su quanto espresso da Michele Bosco, presidente del comitato. Diverse le motivazioni addotte da Marino: «Non è dettagliato il tracciato esatto dove si intenderebbe inserire il divieto di doppio senso di circolazione, per sottoporlo all’attenzione di tecnici incaricati di valutare il riflesso negativo sulle attività pubbliche e private che insistono nella arteria stradale di via Osca. Non risulta eseguita una valutazione di impatto e di incidenza ambientale relativa alle opere che si dovrebbero realizzare, sia rispetto a tutta la zona industriale che sul porto e sulla consistenza delle abitazioni presenti sul tracciato».

«Non risulta essere stato fatto uno studio del traffico pesante insistente su questa strada che potrebbe giustificare la previsione motiva e cioè quella di un eventuale senso unico per la sicurezza. Non si è tenuto conto che per lo sviluppo del porto di Vasto si stanno investendo circa 70 milioni di euro. Non risulta essere stato realizzato o commissionato uno studio su tutte le altre strade provinciali, risultando invece la citata via Osca tra le migliori arterie della intera provincia. Non si è considerato che con le modifiche proposte, verrebbe a mancare la viabilità a doppio accesso previsto dalle norme per l’utilizzazione dei porti. Non si è considerato che il trasporto urbano giornaliero e turistico verrebbe gravemente a modificarsi nei tempi e nei modi di collegamento. Non si è considerata l’unica eventualità percorribile che è quella di allargare la strada, rendendola idonea al doppio transito nei due sensi di marcia, compresa l’ulteriore previsione di un parallelo percorso ciclabile. Il costo sarebbe limitato e i benefici sarebbero ottimali».

A chiusura, l’appello al comitato: «Vi chiediamo che cessi una volta per tutte la strumentale polemica esplicitata nell’interesse di pochi e riproposta ogni volta da soggetti diversi e privi di legittimazione attiva. Vogliamo invece sollecitare la massima attenzione da parte delle amministrazioni interessate, alla tutela e allo sviluppo del porto di Vasto e delle attività produttive che insistono nelle aree interessate al collegamento, che non è possibile modificare».