Sasi: estate 2025 con più acqua, ma chiusure ancora necessarie a causa di dispersione e sprechi

Più acqua rispetto all’anno scorso, ma chiusure notturne ancora necessarie a causa della dispersione della risorsa idrica e degli sprechi. In estrema sintesi è questo lo scenario che la Sasi traccia con riferimento all’estate in corso. Il presidente Nicola Scaricaciottoli questa mattina ha incontrato i giornalisti insieme ai consiglieri del cda, Consuelo Di Martino e Mario Paolini.

«L’acqua c’è, grazie a una situazione meteorologica lontana dalla siccità dell’anno scorso – ha detto Scaricaciottoli – tant’è che le quattro pompe prima accese, ora sono spente e il grafico disegna una curva maggiore del fabbisogno. Una situazione confortante». Non sarà possibile, però, interrompere le chiusure e la razionalizzazione dell’erogazione. Questo per vari motivi citati dallo stesso presidente: «Aumentato utilizzo a causa del caldo e del numero maggiore di utenti considerata la notevole presenza turistica sia nei centri marini che montani, reti fatiscenti vecchie di oltre 50 anni, uso improprio e superficiale che troppo spesso si fa dell’acqua, dispersione idrica, frequenti rotture».
La maggiore disponibilità di acqua consente però «una distribuzione equilibrata della risorsa soprattutto per quei Comuni che per la loro specificità vivono una condizione di enorme difficoltà».

La conferenza stampa è stata l’occasione per ribadire che per risolvere i problemi ci sono interventi già programmati: «Prosegue l’importante lavoro di ricerca perdite in 16 comuni che dovrà portare ridurre le perdite del 38%. Di sicura efficacia sarà la realizzazione della terza condotta Fara-Casoli, Casoli-Scerni che consentirà di trasportare più acqua e il potabilizzatore a Roccascalegna che avrà tempi di realizzazione più lunghi, forse marzo o aprile 2026, che risolverà la maggior parte dei problemi attuali legati alla carenza di acqua». 

Intanto, si sta mettendo a punto il piano di emergenza relativo alla gestione di quattro autobotti: «Chiedo anche la collaborazione dei cittadini chiamati a segnalare eventuali criticità e disagi, non sempre i problemi sono riconducibili alla Sasi, ma è fondamentale sapere per poter intervenire. Tengo a sottolineare che la Sasi è anche depurazione e le bandiere conquistate da un pezzo del litorale Adriatico testimonia l’efficace lavoro che è stato fatto e che continueremo a fare».

Infine, Scaricaciottoli ha tenuto a ribadire che il cda «cda è unito, equilibrato e competente, con ruoli definiti e con idee chiare» e che proseguiranno gli incontri con i sindaci per «approfondire e conoscere i problemi che affliggono i vari centri, perché solo così si potranno pianificare gli interventi adeguati».

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