Roberto Rossi: «Non odio San Salvo, attaccato visceralmente a questa città. Mai interessi personali»

Negli ultimi mesi si è creata una vera e propria spaccatura con attacchi continui verso Roberto Rossi, dirigente e allenatore calcistico sansalvese, consigliere comunale e anche delegato allo Sport dell’amministrazione di San Salvo.

Negli ultimi giorni le polemiche intorno alla sua figura sono tornate a galla dopo che l’Asd San Salvo lo ha annunciato come nuovo segretario della prima squadra in Eccellenza. Dal silenzio dei mesi scorsi però il diretto interessato ha voluto far chiarezza una volta per tutta, ecco la lunga lettera inviata, agli organi di stampa, da Roberto Rossi in cui respinge tutte le accuse raccontando il suo trascorso, tra passato e presente, da cittadino e sportivo sansalvese:

«In risposta alle accuse e alle inesattezze circolate negli ultimi mesi – inizia così la lettera di Roberto Rossi – In merito a quanto recentemente pubblicato e alle voci che da tempo circolano sul mio conto, sento il dovere di fare chiarezza, offrendo alcune precisazioni. Mi rivolgo a chi, alcune settimane fa, mi ha definito un “delegato allo sport che odia San Salvo” e a chi continua a insinuare che io ostacoli l’attività dell’attuale società calcistica locale. Queste affermazioni non solo sono false, ma profondamente offensive, soprattutto per chi – come me – ha sempre vissuto il biancoazzurro come parte della propria identità. Fin da giovane ho indossato e difeso con orgoglio la maglia del San Salvo. A 15 anni facevo già parte della squadra che disputava il campionato interregionale, allora guidata da mister Bruno Taverna. ho militato per 8/9 stagioni tra Interregionale e Promozione (mister Nicola Di Santo). Solo per ragioni lavorative, ho dovuto interrompere l’avventura da calciatore con il San Salvo. Qualche anno dopo, sono stato richiamato dal segretario Dario Abbondanza che mi propose un ruolo nella scuola calcio. Da allora, per oltre 15 anni, ho lavorato come istruttore, allenando anche le categorie giovanissimi e allievi regionali dell’US San Salvo. Negli anni più recenti, come responsabile della scuola calcio “Aquilotti San Salvo”, abbiamo stipulato un accordo con il compianto presidente Antonio Castaldo: a totale carico degli Aquilotti, disputavamo i campionati giovanissimi e allievi, e alla fine del percorso i ragazzi venivano tesserati gratuitamente con il San Salvo. Nel maggio 2021, il dopo Covid, l’allora presidente Massimo Bucci mi propose di rientrare nella società biancazzurra insieme a lui, agli attuali presidenti Torzi e Ciavatta e ad altri amici come Orazio Piermattei, Vincenzo Sorichilli, Davide Daniele, Maurizio Nucci e Massimo Boccongelli, accettai con entusiasmo e contribuimmo alla rifondazione della società. Mi fu proposto di allenare la prima squadra, ma per via dei miei impegni domenicali non accettai. Tuttavia, avendo una certa dimestichezza con le pratiche sportive, accettai di ricoprire – a titolo totalmente gratuito – il ruolo di segretario per ben tre stagioni: 2021/22, 2022/23 e 2023/24. Sin dall’inizio, dissi chiaramente all’attuale presidente Angelo Torzi che ero disponibile a farmi da parte qualora fosse stata trovata una figura adatta a ricoprire questo ruolo. E così è stato: nel giugno 2024, lo stesso Torzi mi comunicò l’interesse di una persona per il ruolo di segretario, e con serenità ho lasciato l’incarico, restando comunque a disposizione per qualsiasi emergenza. Preciso, inoltre, che nei primi giorni di luglio, a seguito delle dimissioni del segretario, mi è stato chiesto di dare una mano in ambito di segreteria. Lo sto facendo per spirito di servizio e per attaccamento ai colori biancazzurri. Non si è trattato – come qualcuno vorrebbe far credere – di un “complotto” costruito ad arte per rimuovere il segretario in carica. Per questo motivo respingo fermamente le accuse rivolte alla mia persona: Non odio San Salvo, al contrario, ho sempre lavorato per il bene dello sport e dei giovani della città. Non ho mai ricoperto incarichi per interessi personali o, come qualcuno insinua, per accaparrare voti. Non ho mai rifiutato il dialogo con nessuno, né ho mai ricevuto richieste formali di confronto da parte degli ultras o del gruppo “Leoni del Tennis”. Con alcuni amici ho anche discusso dei problemi relativi al circolo tennis e mi sono confrontato con chi gestisce l’impianto sportivo a San Salvo Marina. Non avendo ricevuto segnalazioni ufficiali né prove concrete di esclusioni o anomalie, mi è stato riferito che la struttura è aperta a tutti, nel rispetto delle regole. Concludo ribadendo la mia totale disponibilità al dialogo e al confronto, nella speranza che d’ora in avanti vengano rispettati principi fondamentali come il diritto al contraddittorio, la verifica delle fonti e, soprattutto, la correttezza umana e sportiva. Prima di giudicare, sarebbe giusto semplicemente… parlarsi».

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